L’industria vitivinicola adotta tecnologie digitali e pratiche green per ridurre l’impatto ambientale, migliorare la qualità del vino e soddisfare la crescente domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori.
Autore: Federica Di Renzo
Le esportazioni di vino da Ningxia sono in forte crescita, con un aumento del 43,2% nel valore e del 12,5% nel volume. Hong Kong è il principale mercato, grazie a investimenti nella qualità e sostenibilità.
L’e-commerce vinicolo italiano ha subito un rallentamento nel 2023, con una riduzione del fatturato del 7%. A causa della minore produzione, l’aumento dei prezzi e il ritorno alla ristorazione, la domanda online è calata.
A Palermo, il progetto “rivoluzione gentile” celebra il vino e la cultura italiana. L’evento “100 donne raccontano il vino” onora Marisa Leo, sensibilizzando contro la violenza di genere e promuovendo la cultura enologica.
La campagna “Make it iconic – Choose France” promuove l’iconicità francese con simboli storici, artisti dello sport e della cucina, e la Cité du Vin di Bordeaux, celebrando storia, gastronomia e innovazione vinicola.
Le vendite di vino italiano negli USA raggiungono livelli record, trainate dal successo di Prosecco e vini regionali. Coldiretti e Filiera Italia promuovono il Made in Italy attraverso eventi e comunicazione internazionale.
L’Italia supera la Francia nelle vendite di bollicine negli Stati Uniti, grazie al successo del Prosecco. Le esportazioni italiane crescono, trainando il settore e consolidando la leadership nel mercato.
Il Gruppo Caviro ha inaugurato il più grande impianto agrivoltaico su vigneto d’Italia, investendo 1,5 milioni di euro per raggiungere l’autosufficienza energetica e promuovere pratiche sostenibili nel settore vitivinicolo.
Il progetto wAIne, sviluppato dall’Università di Pisa e Wondersys, utilizza l’intelligenza artificiale per creare un sistema di supporto alle decisioni innovative e sostenibili per la difesa dei vigneti.
Il gruppo Castel acquisisce Maison Malard, entrando nel mercato della Champagne. Questa mossa strategica amplia il portafoglio del colosso francese, già attivo nel settore vinicolo e delle bevande.