
L’e-commerce enologico, che durante la pandemia ha registrato una crescita senza precedenti, sta ora affrontando un significativo rallentamento. Nel 2023, il settore ha subito una contrazione evidente, evidenziando le difficoltà che possono sorgere anche in mercati precedentemente in espansione. Le analisi recenti mostrano che i cinque principali operatori del vino online in Italia hanno totalizzato un fatturato di 143 milioni di euro, con un calo del 7% rispetto ai 155 milioni dell’anno scorso. Inoltre, questa cifra rappresenta una netta diminuzione rispetto ai 183 milioni del 2021, che era stato un anno eccezionale per il settore. Anche il margine operativo lordo ha registrato un abbassamento del 6%, suggerendo un trend negativo ormai evidente.
Cause del rallentamento nel settore
Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici e strettamente connesse all’evoluzione del consumo di vino. In primo luogo, il settore deve affrontare una diminuzione nella produzione vinicola nazionale. Per la prima volta dal 2015, l’Italia ha ceduto il primato produttivo mondiale alla Francia, una situazione che ha penalizzato i produttori italiani e ha influenzato negativamente l’offerta disponibile. Di conseguenza, la riduzione delle bottiglie sul mercato ha provocato un innalzamento dei prezzi medi, un fattore che ha ulteriormente scoraggiato i consumatori dall’acquisto online.
In parallelo, il ritorno della ristorazione a pieno regime ha sottratto una parte consistente della clientela alle vendite online. I ristoranti, infatti, propongono un’offerta sempre più variegata e accattivante, portando i consumatori a preferire l’esperienza di consumo di vino in un ambiente sociale. Questo cambiamento comporta una minore necessità di acquisto online, contribuendo così al rallentamento del settore.
Inoltre, osserviamo un mutamento nelle abitudini dei giovani, che manifestano una crescente preferenza per bevande a bassa gradazione alcolica. Questi nuovi consumatori tendono a bere vino in quantità significativamente inferiori rispetto alle generazioni precedenti, riducendo ulteriormente la domanda. Accanto a queste dinamiche, si registra una certa delusione per le aspettative elevate che avevano caratterizzato il picco pandemico. Durante quel periodo, molti esperti stimavano che le vendite online potessero raggiungere il 25% del mercato vinicolo. Tuttavia, attualmente questa quota si attesta attorno al 3-4%, ben al di sotto delle previsioni iniziali.
Performance dei principali operatori di eCommerce
Esaminando le performance dei principali attori del mercato, emergono differenze significative. Tannico, che si conferma leader del settore, ha chiuso l’anno con un fatturato globale di 64 milioni di euro, evidenziando un calo del 6%. In modo simile, Vino.com ha subito un forte ribasso del 22%, fermandosi a 27 milioni. Callmewine, anch’essa in difficoltà, ha riportato una flessione del 16%, chiudendo con un fatturato di 14 milioni di euro. Infine, Xtrawine, nonostante il vasto assortimento di oltre diecimila etichette, ha visto il proprio fatturato fermarsi sotto i 10 milioni, registrando un calo del 20%.
Un’eccezione rappresentata da Bernabei
Tuttavia, non tutte le aziende del settore si trovano in difficoltà. Bernabei, un’azienda storica romana fondata nel 1933, si distingue per una performance positiva, registrando una crescita del 23% e chiudendo con un fatturato di 28,5 milioni di euro. Questo successo è il risultato di una strategia commerciale ben mirata, che punta a mantenere prezzi accessibili senza sacrificare la qualità. Inoltre, la presenza multicanale dell’azienda le consente di raggiungere un pubblico più ampio. La recente iniziativa “Bernabei Business”, lanciata nel febbraio 2023 e orientata al settore Horeca, ha contribuito in modo significativo ai ricavi, generando 4 milioni di euro nei primi dieci mesi. Questa strategia ha permesso a Bernabei di rafforzare la propria posizione in un mercato altamente competitivo.
Conclusione: sfide e opportunità
In conclusione, l’e-commerce enologico sta vivendo un periodo di sfide significative. Mentre il mercato mostra segnali di rallentamento, è fondamentale che le aziende si adattino a queste nuove realtà. La differenza nelle performance dei vari operatori sottolinea l’importanza di strategie flessibili e innovative. Solo attraverso un’attenta analisi del mercato e un’adeguata risposta ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, il settore potrà sperare in una ripresa e in una nuova fase di crescita.