Il 15 maggio 2025 si è concluso a Shanghai il tour di Wine Channel dedicato alla promozione del vino italiano in Cina. Un percorso iniziato a Shenzhen, proseguito a Guangzhou, e terminato nella capitale economica del Paese, che ha visto coinvolte alcune tra le più interessanti cantine italiane, a diretto contatto con operatori del settore, buyer e wine lovers locali.
Un tour pensato per favorire il dialogo, l’incontro, la degustazione e – soprattutto – la conoscenza. Il format ha alternato fiere e roadshow, permettendo un confronto diretto tra produttori e pubblico professionale, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del vino italiano sul mercato cinese.

Le cantine partecipanti
Cantine presenti:
• Campo alla Sughera (Toscana – Bolgheri)
• Tenuta Giustini (Puglia)
• Maiora Wines
• Cantine Risveglio (Puglia)
• Tenute Falezza (Veneto)
• Barbanera Val De Barone (Toscana)
• Rosarubra / Torri Cantine (Abruzzo)
• Italian Wine Gem Consulting Srls con:
• Podere Sette (Toscana – Bolgheri)
• Parusso (Piemonte – Barolo Bussia)
• Fèlsina (Toscana – Chianti Classico)









Area BIWS – Best Italian Wine Selection:
• Cantina Santadi (Sardegna)
• Produttori di Govone (Piemonte)
• Cozzarolo (Friuli Venezia Giulia)
• Tenute Tre Gemme, Rosarubra, Torri Cantine (Abruzzo)
• Campo alla Sughera (Toscana)



Una Cina che ascolta e risponde
Da tutte le tappe è emersa una risposta positiva. Shanghai ha rappresentato il momento più denso per numero e profilo dei partecipanti, ma anche le tappe di Shenzhen e Guangzhou hanno lasciato il segno, ciascuna con le sue specificità. L’attenzione verso il vino italiano è viva, crescente, e sempre più informata. Le interviste ai protagonisti – produttori, rappresentanti e importatori – raccontano un mercato in evoluzione, curioso e promettente.




Voci dal tour – Interviste ai protagonisti







Nicola Didonna – Tenuta Giustini
“Sicuramente ho notato un fermento e un’attenzione crescente verso i nuovi produttori e, in generale, verso il vino italiano. C’è stato molto più interesse di quanto ci aspettassimo, soprattutto considerando le difficoltà degli ultimi anni. Shanghai si è distinta per affluenza e peso strategico, ma ogni tappa ha offerto spunti importanti. Porto a casa tanti nuovi amici e una conoscenza più profonda della filiera cinese: è stata un’esperienza davvero bellissima.”
Giovanni Cuppuleri – Campo alla Sughera
“La prima tappa a Shenzhen è stata un po’ più dispersiva, ma comunque utile. I due roadshow, a Guangzhou e Shanghai, sono stati molto più efficaci: abbiamo incontrato operatori realmente interessati al vino. Era la mia prima volta in Cina, e ne porto con me un’esperienza splendida: città molto diverse, persone gentili, aperte, curiose. È stato arricchente, sotto ogni aspetto.”
Fabrizio Ferrari – Italian Wine Gem Consulting SRLS
“Siamo arrivati alla fine di un tour bellissimo. Ho percepito molto interesse e una conoscenza profonda dei vini da parte dei partecipanti. La Cina sta cambiando in fretta, ma c’è entusiasmo. Speriamo sia un segnale concreto di ripresa per un mercato che ha vissuto anni complessi. Torno in Italia con un bagaglio pieno di nuove amicizie e con l’energia di un gruppo davvero magico. Un roadshow che porterò nel cuore.”
Jiang Zhong – Cantine Risveglio
“È la mia prima volta in un evento così grande e ben organizzato. Ho trovato differenze tra Guangzhou e Shanghai, soprattutto nella preparazione del pubblico: a Shanghai c’è più professionalità. Il vino italiano è già noto, ma eventi come questo aiutano a far conoscere anche le eccellenze meno mainstream, come quelle pugliesi. Credo nel potenziale del vino rosso italiano in Cina.”
Meng Hao Raimondo – Maiora Wines
“Guangzhou ha un consumo più lento, orientato a vini semplici, di facile beva. A Shanghai, invece, il pubblico è più esigente, cerca qualità e ha maggiore esperienza. La Cina ha un consumo pro capite ancora basso, ma si sta occidentalizzando: cresce la cultura del vino, cresce il desiderio di uno stile di vita più internazionale. Il vino italiano ha un potenziale enorme qui.”
Zhou Ye – Rosarubra/ Torri Cantine
“Guangzhou e Shanghai sono state tappe perfettamente mirate. Il pubblico era quello giusto: importatori e distributori motivati. Il nostro Montepulciano ha ricevuto un’ottima accoglienza: segno che il vino italiano ha ancora tanto da dire in Cina.”
She Yunguang – Tenute Falezza
“C’è stata un’affluenza davvero inaspettata, con molto interesse e competenza tra i partecipanti. Vengo in Cina da anni e sto notando cambiamenti molto rapidi. Questo entusiasmo è forse un segnale di vera ripartenza per un mercato che negli ultimi anni ha vissuto alti e bassi. Guardiamo avanti con coraggio e positività. È stato bello e piacevole partecipare a questo roadshow.”
Il tour si chiude con risultati solidi e prospettive incoraggianti. Le testimonianze raccolte parlano chiaro: il vino italiano in Cina è apprezzato, riconosciuto, desiderato. E le aziende che hanno avuto il coraggio e la visione di partecipare a questo tour, ora tornano con qualcosa di più di semplici contatti: tornano con relazioni vere. Shanghai non è stata solo un traguardo. È stata l’inizio di un nuovo capitolo.