Cambia il gusto, ma non la forma. Dal rosso al bianco, dai fermi alle bollicine, gli italiani continuano a preferire la bottiglia “classica”, completa della tradizionale capsula.
Lo conferma uno studio condotto da SenseCatch per il Gruppo Crealis, presentato al Trentodoc Festival, che ha analizzato il comportamento dei consumatori di vino attraverso strumenti di neuromarketing e interviste qualitative.
L’indagine arriva in un momento cruciale, a poche settimane dalla decisione del Comité Champagne di eliminare l’obbligo della capsula. Ma i dati parlano chiaro: nove consumatori su dieci scelgono una bottiglia con capsula, percentuale che raggiunge il 100% nel caso degli spumanti.

La capsula: da dettaglio tecnico a leva di marketing
Secondo Angela Pirovano, Marketing & Communication Manager Italy di Crealis, “la capsula sta alla bottiglia come il cappello alla Regina Elisabetta”.
Non è solo un elemento estetico o funzionale, ma un segno distintivo che rafforza l’identità visiva e il valore percepito di un vino.
Le bottiglie “vestite” vengono giudicate più pregiate, più sicure e di qualità superiore, mentre quelle “senza” sono percepite come incomplete o artigianali. L’impatto è talmente forte da influenzare non solo la decisione d’acquisto, ma anche la percezione del gusto: lo stesso vino è stato valutato più piacevole se servito da una bottiglia con capsula.
Neuromarketing e dati scientifici: come reagisce il cervello davanti a una bottiglia

Lo studio ha coinvolto un panel di consumatori abituali di vino, uomini e donne tra i 25 e i 50 anni.
Attraverso occhiali eye-tracker e sensori biometrici, i ricercatori hanno osservato il comportamento durante tre fasi: scelta a scaffale, interazione con la bottiglia e degustazione.
Risultato?
- La bottiglia con capsula attira il 64% in più di attenzione a scaffale.
- Il valore percepito cresce sensibilmente, così come il gradimento complessivo, con una media di 8,6 contro 7 per le versioni senza capsula.
- Aumentano anche la sensazione di igiene, autenticità e sicurezza.
Un dialogo visivo tra capsula ed etichetta
Il tracciato visivo dei partecipanti mostra che l’occhio del consumatore si muove tra capsula ed etichetta in un continuo scambio.
È questo dialogo visivo che racconta la storia del brand e cattura l’attenzione nei primi secondi decisivi davanti allo scaffale.
Texture, brillantezza e colore della capsula rafforzano l’esperienza tattile e visiva, creando un engagement emotivo che accompagna il consumatore fino al momento della degustazione.
In pratica, la capsula non solo protegge il vino, ma racconta il suo valore.
Conclusione: la forza della tradizione nell’era dell’innovazione
Anche nell’epoca del minimalismo e del design sostenibile, la bottiglia tradizionale con capsula continua a vincere.
Lo studio SenseCatch–Crealis dimostra che, quando si parla di vino, la tradizione resta un potente strumento di marketing emozionale.
Perché, alla fine, una bottiglia ben vestita non si limita a contenere il vino — lo racconta.