Le cantine italiane in evidenza nella collettiva di Wine Channel. Tra degustazioni, incontri e storytelling, la fiera conferma il potenziale strategico del mercato cinese
Dal 9 all’11 maggio 2024 si è svolta a Shenzhen l’attesa edizione di Wine to Asia, la manifestazione fieristica del sud della Cina dedicata al vino e agli spirits, organizzata da Vinitaly e Veronafiere.
Un’edizione che ha visto una grande affluenza di operatori del settore, importatori, distributori e consumatori curiosi e competenti, a conferma dell’interesse crescente del pubblico cinese per il vino italiano.

Collettiva di Wine Channel: dalla Toscana all’Abruzzo
Wine Channel ha coordinato la presenza di sei cantine italiane nello spazio espositivo:
– Campo alla Sughera (Toscana – Bolgheri)
– Tenuta Giustini (Puglia)
– Fanti (Toscana – Montalcino)
– Candoni De Zan Family Wines (Veneto)
– Rosarubra / Torri Cantine (Abruzzo)
– Italian Wine Gem Consulting Srls, con:
• Podere Sette (Toscana – Bolgheri)
• Parusso (Piemonte – Barolo Bussia)
• Fèlsina (Toscana – Castelnuovo Berardenga, Chianti Classico)






Nell’area dedicata alle etichette premiate al concorso BIWS sono state invece presenti:
– Cantina Santadi (Sardegna)
– Produttori di Govone (Piemonte)
– Cozzarolo (Friuli Venezia Giulia)
– Tenute Tre Gemme, Rosarubra, Torri Cantine (Abruzzo)
– Campo alla Sughera (Toscana)
Voci dalla fiera: produttori e mercato cinese
Durante la fiera, Wine Channel ha raccolto numerose interviste ai produttori italiani e cinesi.
Giovanni di Campo alla Sughera ha sottolineato:
“Il nostro Bolgheri Superiore rappresenta l’essenza del nostro terroir. Siamo qui grazie a Wine Channel, in un mercato che ha grandi prospettive.”
Irene Fanti ha portato a Shenzhen il Brunello storico della famiglia:
“È la mia seconda volta in Cina, ma la prima in cui riesco a cogliere tutta la profondità culturale e l’interesse autentico verso i nostri vini.”
Chloe Xu di Candoni De Zan ha evidenziato il valore del biologico:
“Oggi i consumatori cinesi cercano vini puliti, sostenibili, adatti anche ai più attenti alla salute. La risposta alla nostra nuova linea è stata straordinaria.”
Dal fronte cinese, Leeway di Showtime Wines e Changgui di Luowei Winery hanno raccontato l’evoluzione del gusto locale, Dall’aromatico Muscat Hamburg al Marselan vinificato in bianco e rosato, testimonianza della crescente sperimentazione vitivinicola anche in Cina.
L’analisi di Pedro Ballestores master of wine spagnolo

Tra i momenti più stimolanti dell’evento, l’intervista con Pedro, esperto internazionale di vino, che ha offerto una riflessione lucida sul mercato cinese:
“In Cina ci sono più studenti di vino che in qualsiasi altro Paese.
È un mercato da conoscere meglio, con una classe media in espansione e un interesse reale per il vino come cultura.”
“Non si può parlare della Cina come un’unica realtà. Serve essere presenti, ascoltare, adattarsi.”
Uno sguardo avanti
La presenza italiana a Wine to Asia 2024 ha dimostrato quanto sia importante presidiare il mercato cinese con continuità, competenza e visione.
Con un pubblico sempre più preparato, un tessuto economico in forte evoluzione e una sete di autenticità culturale, la Cina è uno scenario chiave per l’export del vino italiano.
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