Chengdu, nel Sichuan, provincia della Cina famosa per i Panda e il cibo piccante. Una città da venti milioni di persone e un’altissima concentrazione di locali, ristoranti, wine bar aperti anche tutta la notte (infatti è chiamata la città che non dorme mai!). Qui ha luogo ogni anno la fiera del food e beverage più antica della Cina, la China Food and Drink Fair di Chengdu che attira migliaia di professionisti del settore da tutto il mondo. Quindi molto interessante per l’export in Cina.
Ed è proprio nella sede più famosa del fuorisalone CFDF, l’hotel Shangri-là che si è tenuta la prima tappa del “Vini d’Abruzzo on Tour”. Un’intensa attività di promozione per l’export in Cina sui vini dell’Abruzzo voluta dal Consorzio di Tutela, e che ha attirato in questa giornata professionisti, media ed esponenti di Associazioni di settore e del Governo.
Chengdu, 22 milioni di abitanti e maggiore cultura del vino
“Chengdu è una grande città con oltre 22 milioni di abitanti e il consumo di vino è molto elevato perchè si estende anche alle regioni circostanti di Chongqing, Yunnan, Guizhou e Tibet. Così ha spiegato Zhou Jinsong, presidente dell’Associazione dell’Industria del Vino e del Vino di Frutta della Provincia di Sichuan (prima foto in basso a sinistra).
Ma quali sono le strategie da applicare per l’export in Cina?
Mediante masterclass e corsi di formazione sul vino, per offrire una conoscenza più approfondita, completa e sistematica. Infine sia Chengdu che la Cina in generale sono delle capitali gastronomiche. Per vendere il vino italiano in Cina è necessario integrarlo profondamente con i ristoranti italiani e cinesi. In questo modo, possiamo educare i consumatori in modo sottile e graduale, coltivando il mercato del consumo”.
Ciò che rende Chengdu interessante per l’export del vino è il livello di conoscenza alto e aperto a proposte “insolite” per il mercato cinese, come i vini bianchi o le bollicine. La grande percentuale di giovani che studiano vino e aprono locali. La predisposizione verso il consumo di vino (ricordiamo che la CFDF è la fiera più antica in Cina). Questo consente alle imprese italiane di confrontarsi con un mercato curioso, attivo, dinamico e preparato. A favore di un crescente export in Cina.
Quale futuro in quest’area?
“In futuro, con lo sviluppo dell’area economica Chengdu-Chongqing, sempre più persone saranno interessate a conoscere e provare diversi vini italiani – ha dichiarato Yang Zhao, responsabile di Winecon, storica società di organizzazione eventi legati al vino e partner di Wine Channel. Questa città è un punto focale per lo sviluppo futuro della Cina e il governo attribuisce grande importanza a questo tour. La nostra azienda, attraverso un approccio professionale, riunisce i giovani appassionati di vino e Wine Channel, cercando di creare una piattaforma per le nostre cantine, appassionati e acquirenti. A Chengdu, promuoveremo con maggiore impegno i vini italiani e, collaborando con le risorse governative e partner forti, contribuiremo allo sviluppo economico nazionale e locale”.
Il feedback del Consorzio d’Abruzzo per l’export in Cina
La scelta del Consorzio di Tutela vini d’Abruzzo di organizzare un evento in questa zona non è stata casuale, così come commenta Davide Acerra: “Un grande appuntamento con tanto pubblico e tanto interesse verso una regione che sta cercando di promuovere sempre di più un territorio d’eccellenza e le sue denominazioni principali. Un dato molto importante è l’interesse dimostrato oggi per i vini bianchi, in particolare per Pecorino e Passerina, un segnale di avvicinamento e di curiosità anche verso denominazioni meno conosciute rispetto al Montepulciano d’Abruzzo”.
Insomma, Chengdu ci è piaciuta molto ed è stata una scelta ideale per la promozione dei vini d’Abruzzo. Ha avuto un grande successo anche la masterclass guidata dalla wine expert Sabina Yang sul Montepulciano d’Abruzzo, sala sold out e tanto interesse da parte del pubblico di operatori.
La masterclass conferma interesse e curiosità verso le denominazioni italiane
“Ancora una volta un’organizzazione di grande successo in collaborazione con la società Wine Channel e la locale WINECON, con flusso costante di partecipanti mirati e di alta qualità – ha dichiarato la wine expert e teacher Sabina Yang – possiamo vedere sia l’importanza che il valore del nostro evento per gli organizzatori, sia la crescita del mercato vinicolo locale che si sta riprendendo dal difficile periodo del virus e dalla crescita economica rallentata. La giovane generazione mi ha impressionato, sono persone con un background professionale nel vino (alcuni con certificati WSET livello 2 e 3), gestiscono le loro enoteche/bistrot boutique, mostrando gusti unici e diversi nel vino. A differenza della vecchia generazione tradizionale, che è ostinata verso quei vini pregiati di Bordeaux/Borgogna, sono aperti a un mondo vinicolo più ampio e qualificati per fare scelte migliori basate sulle loro conoscenze. Siamo felici che i vini dell’Abruzzo abbiano appeal per loro”.
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Ecco cosa pensano alcuni produttori italiani presenti all’evento:
“Questa esperienza grazie a Wine Channel e al consorzio d’Abruzzo ci ha permesso di aprire le porte ad un nuovo mercato come quello di Chengdu. E’ una città di ragazzi che vogliono imparare sul vino e soprattutto divertirsi, con tutti i locali che ci sono, noi abbiamo preso i contatti e siamo pronti ad entrare in questo mercato
Davide Iacobone, Rosarubra e Torri Cantine.
“E’ stata una giornata intensa, molti visitatori importatori distributori ristoranti hanno apprezzato molto il vino abruzzese, siamo pronti per la seconda tappa e speriamo che sia proficua come questa prima giornata”.
Luca Papini, Fattoria Giuseppe Savini
“Voglio ringraziare winechannel e il consorzio per questa opportunità, per è stata una grande occasione per tornare sul mercato e notare dei nuovi trend di consumo. Abbiamo visto molto interesse sui vini bianchi. E questa cosa mi ha sorpresa particolarmente”.
Giulia Sciotti, Fantini.