Si tratta di un eccentrico metodo di apertura della bottiglia di champagne, risalente al periodo successivo alla Rivoluzione francese, all’incirca nel 1800, quando dopo ogni battaglia, l’esercito di Napoleone era solito festeggiare una vittoria, o consolarsi per una sconfitta, con dello champagne.
È in quel momento che la sciabola degli Ussari veniva sfoderata per stappare la briosa e spumeggiante bollicina, usanza all’epoca necessaria, mentre oggi solo molto scenografica, utile forse per accrescere la curiosità nei presenti.
Quindi, se amate tirare di sciabola, assicuratevi che la bottiglia sia ben asciutta, di averla liberata dalla capsula e dalla gabbietta, e averla afferrata saldamente dalla base, e dopo aver creato lo spazio necessario per non colpire nessuno, fate scivolare la sciabola lungo la bottiglia fino a colpirne il collo con un colpo secco, in modo da far partire tappo e vetro, come da migliore tradizione “cavalleresca”.
La sciabola da sabrage, o sabre à champagne, è un arnese creato appositamente per questa pratica, infatti alcune presentano lame molto corte, che non superino i trenta centimetri e assomigliano più a dei lunghi coltelli che non a delle vere sciabole.
Le lame sono sempre prive di filo tagliente e spesso non hanno neanche delle punte acuminate, in quanto l’apertura della bottiglia avviene grazie all’impatto della massa della sciabola sul classico collare o “labbro”, sporgenza necessaria per bloccare la “gabbietta” e non grazie alla sua capacità di taglio.。
Volendo immaginare una corretta procedura da seguire per una perfetta “sciabolata”, i passi sono i seguenti:
- Bisogna raffreddare bene la bottiglia del vino in quanto più il collo sarà freddo e migliore sarà il risultato del sabrage.
- È necessario assicurarsi di aver rimosso completamente la capsula del tappo e, da questo momento in poi, sarà necessario velocizzare al massimo la procedura onde evitare il rischio di stappature spontanee.
- Dopo aver stabilito la traiettoria, possibilmente lontana da persone o oggetti fragili, visti gli 80 km orari che un tappo di champagne può raggiungere, si individua mentalmente la linea immaginaria che si estende lungo il corpo e il collo della bottiglia fino al collare o “labbro”.
- Si mantiene saldamente la bottiglia a 45 gradi con una mano e la sciabola con l’altra e si procede a “sabrare” lungo la linea appena immaginata, senza applicare particolare forza, ma colpendo con precisione il collare, la pressione interna dello spumante farà il resto e il gioco è fatto.