È un vero elisir di giovinezza il processo di affinamento dei “vini d’argento” di Elena Walch. L’azienda fondata dalla famiglia Walch nel 1869 e da circa un decennio condotta dalle sorelle Julia e Karoline, quinta generazione della storica realtà altoatesina, figlie della pioniera e regina del Gewürztraminer Elena Walch, si è immersa nel progetto argentum bonum SILBERSTOLLEN che coinvolge piccole selezioni di vini, tra i più prestigiosi e premiati dell’azienda, e l’ex miniera d’argento Schneeberg in Val Ridanna al confine con l’Austria. Qui, all’interno della montagna, a duemila metri di altezza sul livello del mare, esiste un luogo speciale, raggiungibile con un trenino un tempo usato dai minatori e ancor oggi funzionante, dove piccoli lotti della Grande Cuvée “Beyond The Clouds” e di Gewürztraminer Vigna “Kastelaz” maturano ed evolvono per circa sette anni in totale oscurità, ad una temperatura di cava costante di 11°C ed umidità del 95%, con pressione dell’aria estremamente bassa.
1.200 bottiglie per ogni annata entrano a circa 3 chilometri nella montagna, un tempo utilizzata dai minatori.
«Ormai da generazioni la nostra famiglia ha una piccola casa in montagna ed essendo produttori di vino da sempre, il vino ovviamente non poteva mancare. Proprio qui a 2.000 metri, abbiamo sperimentato ciò che già ci raccontavano i nostri nonni, cioè che, in altitudine, i vini invecchiano in modo diverso e migliorano in qualità e longevità. Abbiamo quindi ritenuto importante approfondire questa possibilità», racconta Karoline Walch. «Come dimostra il documento dell’anno 1237, firmato dai Conti del Tirolo, l’argento della Val Ridanna era in assoluto il migliore d’Europa, motivo per cui abbiamo deciso di far maturare la nostra miglior produzione vinicola in questo luogo appartato. Vogliamo dare ai nostri vini di punta l’ultimo tocco: “argentarli”, per poi mandarli nella loro veste migliore a sorprendere gli amanti del vino e a soddisfare i palati più esigenti».
In questa miniera in disuso, che è la più alta d’Europa, la pressione dell’aria estremamente bassa influenza positivamente il processo di maturazione di questi vini, donando loro lunga giovinezza. Grazie a questo progetto, la miniera ricca di storia si risveglia a nuova vita e trova così una nuovissima destinazione d’uso.
I vini d’argento
I vini sottoposti a questo magico e affascinante affinamento sono di due tipologie: Il “Beyond The Clouds” annate 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, e il Gewürztraminer Vigna “Kastelaz” annate 2011, 2012, 2013, 2014, 2015.
Il Beyond The Clouds è una delle più note Grande Cuvée dell’Alto Adige a livello internazionale. È realizzata grazie ad un’accurata selezione dei migliori grappoli della vendemmia e una scelta delle uve di altissima qualità distribuite su diversi vitigni, insieme a una fermentazione e maturazione puramente nelle barrique francesi per circa 10 mesi. Per la rarità “Beyond The Clouds” argentum bonum SILBERSTOLLEN®, segue un affinamento in bottiglia per circa sette anni nell’ex miniera d’argento Schneeberg.
I diversi livelli di maturità dei vitigni utilizzati nell’uvaggio, la particolare attenzione trasmessa durante tutte le fasi della vinificazione e soprattutto l´affinamento nell´ex miniera d´argento si riflettono nel carattere preponderante e dominante della Cuvée. Seppur quasi l´80% è determinato dallo Chardonnay, le altre uve dell´uvaggio che vengono raccolte e lavorate tutte nello stesso giorno, si fanno percepire molto chiaramente. «È sorprendente la freschezza che si scopre e la complessità di aromi, come se avesse assorbito questo posto mistico nella bottiglia. I sentori sono avvolgenti e ricordano la frutta esotica come l’ananas, l´albicocca e melone, complessi ed importanti, molto attraenti che nel loro insieme donano armonia, eleganza e complessità», dice ancora Walch.
Il Gewürztraminer Vigna “Kastelaz” è uno dei vini altoatesini tra i più insigniti di riconoscimenti della regione grazie ad Elena Walch che ha saputo valorizzarne le uve partendo proprio dal terroir. Per le sue caratteristiche ampelografiche e paesaggistiche, questo vino rappresenta l’ideale connubio tra esposizione, totalmente rivolta a sud, suolo calcareo, ripidità, con una pendenza che tocca il 63% del terreno e condizioni climatiche favorevoli. La sua vinificazione prevede la fermentazione in acciaio a temperatura controllata di 18°C. Dopo la fermentazione, il lungo affinamento sui propri lieviti.
Anche in questo caso, per la collezione argentum bonum, segue la maturazione in bottiglia per circa 7 anni nell’ex miniera d’argento Schneeberg. «Già il colore, giallo brillante con delle sorprendenti sfumature verdognole, lascia presagire un vino maturato in condizioni particolari. Al naso, presenta una piacevole freschezza aromatica che al palato si evolve in una mineralità voluta, fatta di aromi profondi che ben legano insieme e conferiscono al prodotto la sensazione di una forte complessità e, allo stesso tempo, si esprimono in una raffinata eleganza», continua la produttrice.
Il sigillo giallo
Ad identificare queste bottiglie così pregiate, un sigillo speciale giallo, in ceralacca che riporta la dicitura argentum bonum SILBERSTOLLEN®” e le montagne stilizzate in etichetta.