
Andando verso Varna, a pochi chilometri da Bressanone ecco comparire in lontananza l’Abbazia di Novacella, circondata da boschi, prati e vigneti. Sorprende il contesto naturale in cui si trova, ai piedi della montagna e immersa nella natura. Già la vista del complesso di opere architettoniche che spaziano dal romanico, gotico, barocco, rococò, fino al classicismo colpisce per imponenza e senso di spiritualità. Come anelli di un albero, gli edifici si sviluppano intorno al cuore antico dell’impianto, la chiesa abbaziale e il chiostro, andando a costituire un compatto insieme, come un borgo avvolto da mura.
Ottocento anni di storia
Oltre alla grande bellezza ciò che la rende famosa, è anche la sua storicità: venne, infatti, fondata nel 1142 e nel 2022 si sono celebrati 880 anni di storia. Sin dall’inizio fu un importante centro culturale e artistico.
Entrando nell’area abbaziale, compare Castel Sant’Angelo – una cappella a due piani, chiamata la Cappella di San Michele – che rappresenta l’esempio più interessante in regione di una costruzione a pianta centrale. Procedendo verso il cuore dell’abbazia arriviamo al cortile con il pozzo di stile barocco alle sette meraviglie dell’antichità: sull’ottavo lato venne aggiunta una raffigurazione dell’Abbazia stessa come ottava meraviglia. Sul cortile si affaccia anche la biblioteca. Al suo interno, ornato da eleganti stuccature e caratterizzato dal passaggio dal rococò al classicismo, si trovano 42 librerie con sovrastruttura intagliata con circa 98.000 volumi. Tra i libri più preziosi ci sono svariati manoscritti medievali, la maggiore parte risalente al Quattrocento, quando vennero scritti a mano dimostrando la cultura che già in quel secolo si respirava all’interno dell’abbazia.

Campanile Romanico e Basilica Barocca
Il possente campanile romanico della Basilica di Santa Maria Assunta costruito alla fine del secolo XII, domina su tutto il complesso abbaziale. L’interno della stessa non racconta quasi più nulla dell’originaria costruzione medievale, ma si rivela come un gioiello del barocco e rococò bavarese.
A sud dell’edificio religioso si estende il chiostro, scandito da una serie di arcate a sesto acuto e affreschi gotici, che circonda il piccolo cortile interno sul quale si trova una fontana.
Dal lato sud del chiostro si accede al museo dell’abbazia, rinnovato nel 2021, che annovera fra i suoi tesori diversi trittici e pale d’altare risalenti al tardo Medioevo. Ospita anche mostre dedicate a svariate tematiche culturali e religiose. Va citato anche il giardino storico, con le sue piante secolari e l’erbario.

La cantina dell’Abbazia di Novacella
La cantina più antica, che si trova sotto il piano di calpestio della chiesa, è composta di più ambienti a diversi livelli, di dimensioni contenute e collegati fra loro da scalette, che benché risanati da poco tempo mantengono intatto il loro fascino medievale. Oggi l’abbazia di Novacella viene annoverata tra le più antiche cantine attive del mondo, non soltanto per i possedimenti di vigneti all’epoca della fondazione, ma anche in virtù dei reperti archeologici trovati nella Valle Isarco che provano come nella zona si coltivasse la vite già prima di Cristo.
Molto suggestivo è prendere la stradina che parte dal parcheggio del monastero e sale il pendio della montagna, dove i vigneti arrivano a un’altitudine di circa 900 metri.
La storia dell’abbazia di Novacella si fonde con quella dei suoi vini, che possono essere degustati nella Mescita abbaziale.
Dall’estetica che gratifica la vista, al mistero spirituale che nutre l’anima fino all’arte del vino, un viaggio nell’autenticità che celebra il valore del tempo nel sentimento del vivere.