
Si è conclusa con grande successo l’edizione 2025 di Wine Paris & Vinexpo Paris, l’evento di riferimento per il settore vitivinicolo che ha riunito produttori, distributori e operatori da tutto il mondo. La fiera, che si è svolta dal 10 al 12 febbraio presso il Paris Expo Porte de Versailles, ha confermato la sua crescita esponenziale, registrando un aumento significativo sia in termini di espositori che di visitatori professionali.
L’Italia protagonista di Wine Paris 2025
L’Italia si è imposta come una delle protagoniste assolute della manifestazione, con oltre 1.000 espositori presenti, collocandosi come la seconda nazione più rappresentata dopo la Francia. Il Padiglione 6, cuore pulsante della presenza italiana, ha accolto consorzi, grandi cantine, stand regionali, enologi e wine expert, trasformandosi in una sorta di “piccola Vinitaly”, come pensato da molti.
Opportunità di mercato e nuove prospettive globali
Il sentiment generale è stato estremamente positivo: la fiera ha offerto non solo un’importante vetrina per il mercato francese, ma anche opportunità di espansione verso nuove destinazioni, con un focus particolare sul Sud-Est asiatico e mercati emergenti. Sempre più produttori vedono in Wine Paris una piattaforma strategica rispetto ad altre fiere di settore, come Prowein a Düsseldorf, considerata sempre meno prioritaria. A tutto questo si aggiunge il fascino di una città come Parigi, con i suoi collegamenti agevoli, la varietà di strutture ricettive e l’eccellenza gastronomica che rende l’esperienza fieristica ancora più attrattiva per gli operatori del settore.








Numeri record per Wine Paris 2025
La manifestazione ha visto la partecipazione complessiva di oltre 5.300 espositori provenienti da più di 50 paesi e ha accolto più di 50.000 visitatori professionali da 143 nazioni, evidenziando una crescita significativa rispetto alle edizioni precedenti.
I pareri dei Consorzi Italiani a Wine Paris 2025
I consorzi vinicoli italiani, presenti con collettive che hanno registrato circa il doppio delle adesioni rispetto all’anno precedente, hanno delineato le strategie future per la promozione delle denominazioni tutelate.
Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo
Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha sottolineato il forte sviluppo della fiera negli ultimi anni: “Bisogna dire che in questi ultimi 2-3 anni è una fiera che è cresciuta in maniera esponenziale e non solo come espositori ma soprattutto come avventori e di questo noi siamo molto contenti. Il primo progetto che abbiamo in cantiere è una ulteriore caratterizzazione del nostro Cerasuolo d’Abruzzo, un prodotto che riteniamo estremamente identitario. Con la commissione tecnica del consorzio stiamo elaborando un nuovo parametro, l’intensità di colore, che sarà inserito nel disciplinare di produzione”.
Consorzio del Brunello di Montalcino
Anche il Consorzio del Brunello di Montalcino ha riscontrato un forte interesse da parte del pubblico. Carlotta Salvini, responsabile della comunicazione, ha evidenziato l’importanza di far conoscere le differenze territoriali di Montalcino: “Abbiamo recentemente presentato il nuovo video in 3D dell’informativa territoriale, un nuovo approccio che permette di approfondire le peculiarità del nostro territorio. Questo aiuta i consumatori a scoprire non solo le etichette più note, ma anche le produzioni più artigianali e le eccellenze meno conosciute. Ho visto una buona presenza asiatica, e questo fa ben sperare per il futuro delle nostre attività promozionali”.
Consorzio Chianti
Il Consorzio Chianti ha posto l’accento sulla necessità di rinnovare la comunicazione del proprio vino. Il Presidente del consorzio, Giovanni Busi, ha ribadito il valore strategico del mercato francese: “La Francia è un mercato cruciale per il Chianti, con Parigi come fulcro delle vendite. Tuttavia, la nostra presenza a Wine Paris non si limita alla Francia, ma punta anche al mercato internazionale, con un’attenzione particolare all’Asia, dove continuiamo a investire”. Riguardo ij progetti in divenire il nuovo direttore del consorzio, Saverio Galli Torrini ha dichiarato: “L’obiettivo più importante per me è promuovere la denominazione rivolgendoci a un pubblico più giovane, adottando una comunicazione più dinamica attraverso i social media, oggi fondamentali per interagire con questo target”.
Consorzio Bolgheri
Per il Consorzio Bolgheri, l’evento è stato un’importante occasione di confronto e crescita. Il direttore Daniele Parri ha affermato: “Wine Paris ha un respiro internazionale ed è un’opportunità fondamentale per testare il terreno con nuovi partner francesi e globali. Si è confermata un’edizione imprescindibile per il nostro consorzio.”
Consorzio Prosecco DOC
Anche il Prosecco DOC ha registrato risultati straordinari. Il Presidente del consorzio, Giancarlo Guidolin, ha dichiarato: “Questa fiera ha dato grande soddisfazione a tutti gli espositori. Abbiamo chiuso il 2024 con un +7% nelle vendite, raggiungendo 660 milioni di bottiglie. La Francia si conferma un mercato strategico, con 34 milioni di bottiglie vendute. I francesi apprezzano il nostro prodotto per la sua versatilità e piacevolezza. Vogliamo continuare a crescere, puntando su una produzione sempre più sostenibile”.
Wine Paris 2025 ha dimostrato di la volontà di essere un evento centrale per il mondo del vino, offrendo nuove prospettive commerciali e rafforzando la presenza internazionale delle eccellenze italiane.