In questo periodo non si parla d’altro che di intelligenza artificiale e di come possa contribuire anche all’agricoltura. Oltre alle tecniche di precisione e ai macchinari AI, oggi l’aiuto arriva anche dallo spazio. La Cantina di Venosa, una nota realtà della Basilicata votata all’innovazione, ha recentemente investito in tecnologie all’avanguardia per migliorare il controllo sui cicli produttivi dei vigneti. È così che è nata la linea “Sentinel”, un nome che rende omaggio al satellite “Sentinel 2” utilizzato per ottenere dati importanti per le future applicazioni in vigna.
Cantina di Venosa: scopri di più
Il progetto Sentinel
“Il progetto nasce nel 2019 dal monitoraggio dei dati del satellite Sentinel 2. Con un software dedicato, riusciamo a decifrare una serie di informazioni che ci consentono di applicare pratiche mirate, dalle annaffiature di soccorso ai trattamenti con fitofarmaci fino alle decisioni relative alle vendemmie” – spiega il vicepresidente di Cantina di Venosa, Pio Domenico Briscese. La cantina monitora 150 ettari di vigneto su 800 totali, con l’obiettivo di creare una linea di vini dedicata. “I dati del satellite ci forniscono, ad esempio, i gradi di umidità per i vari appezzamenti e possiamo così intervenire in modo mirato con le irrigazioni, senza stress idrico e con un minor impatto ambientale, a favore anche della qualità dei nostri vini.”
La linea Sentinel prevede un bianco Malvasia, un rosè da uve Aglianico e un rosso Aglianco 100%.