Il mercato del vino italiano ha registrato alcune tendenze interessanti negli ultimi anni, specialmente durante la stagione estiva. Tra i principali trend evidenziati dagli enotecari italiani, emerge una buona tenuta per il mercato degli spumanti e dei vini bianchi, ma anche una leggera ripresa dei vini rosati. Rispetto al passato, infatti, i rosati, soprattutto quelli freschi e leggeri, stanno vedendo una crescente domanda. Questo è quanto osservato da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, che rappresenta oltre 120 associati su tutto il territorio nazionale.
La crescita dei rosati freschi e leggeri
Secondo Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, i rosati più richiesti sono quelli classici, provenienti dal Salento e dal Chiaretto. Non mancano però anche alcune referenze estere, in particolare dalla Francia. La grande novità, tuttavia, riguarda la preferenza per i rosati estivi, che si distinguono per una freschezza marcata e una gradazione alcolica più bassa rispetto ai vini rosati tradizionali. Terraneo sottolinea come i consumatori oggi cerchino vini con un grado alcolico contenuto, quasi come se ci fosse una ricerca di sostenibilità anche nel settore del vino. In effetti, la tendenza a preferire alcolici meno forti è una caratteristica ormai consolidata, soprattutto nelle calde giornate estive.
La sostenibilità e il basso grado alcolico
La ricerca di vini meno alcolici si inserisce in un contesto più ampio, dove i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità e alla salute. L’interesse per i vini freschi e leggeri si lega a una visione del consumo più consapevole, ma al momento non emerge un’inclinazione verso il vino dealcolato. Nonostante la preferenza per vini a basso contenuto alcolico, gli enotecari italiani non hanno registrato particolari richieste in tal senso. La scelta di un vino più leggero risponde quindi a una voglia di freschezza e bevibilità, piuttosto che a una vera e propria esigenza di ridurre l’alcol.
Vini rossi da servire freschi
Un’altra tendenza interessante riguarda i vini rossi, che stanno guadagnando popolarità grazie alla possibilità di essere serviti anche freschi, senza compromettere la qualità del prodotto. Tra i rossi più richiesti, ci sono quelli più delicati, come gli Schiave e i Lago di Caldaro altoatesini, ma anche l’Ottavianello brindisino. Questi vini rossi, caratterizzati da un profilo più morbido e leggero, si prestano bene a essere serviti a temperature più basse, anche sotto i 18 gradi, in contrasto con i tradizionali 18-20 gradi per i rossi più strutturati. Questo trend ha portato gli enotecari a consigliare i clienti sull’importanza della temperatura di servizio, con l’ausilio di frigoriferi e glacette per garantire che i vini rossi non vengano mai serviti a temperatura ambiente, soprattutto quando le temperature estive superano i 30 gradi.
Il ruolo cruciale dell’enotecario
In questo contesto, l’esperienza e la consulenza dell’enotecario si rivelano fondamentali. Gli enotecari italiani sono in grado di indirizzare i consumatori verso le scelte più adatte, suggerendo i vini più freschi e leggeri, e consigliando le giuste temperature di servizio. Grazie alla loro esperienza, i consumatori possono scoprire nuovi vini che rispondano alle tendenze del momento e alle esigenze stagionali. Questo aiuto, soprattutto nelle giornate più calde, contribuisce a far vivere un’esperienza enologica ottimale, facendo in modo che il vino sia sempre gustato al meglio.