Negli ultimi anni, il design delle etichette del vino ha visto un’evoluzione affascinante che affonda le radici nell’arte dei tatuaggi. Le cantine più innovative, sia in Napa Valley che in
, hanno deciso di collaborare con tatuatori di fama internazionale per creare bottiglie personalizzate, trasformando l’etichetta in un vero e proprio pezzo d’arte. Le etichette non sono più semplici identificatori del contenuto, ma opere artistiche uniche che raccontano storie, culture e tradizioni.
Title X Wines: il connubio tra arte e vino
Un esempio emblematico di questa tendenza arriva dalla California, con il progetto Title X Wines. Questo collettivo di artisti visivi e viticoltori ha voluto creare un connubio tra il mondo dell’arte visiva e quello vinicolo, dando vita a bottiglie di vino che sfidano le convenzioni. La cantina ha chiamato in causa Mark Machado, noto come Mister Cartoon, tatuatore celebre a livello internazionale per le sue collaborazioni con artisti come Eminem e Travis Barker, e per i suoi lavori con marchi come Nike e Louis Vuitton. Per Title X Wines, Machado ha creato una serie limitata di 385 magnum di “Title X Paso Robles Lady Impala” 2019, un uvaggio che mescola Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot.
La bottiglia non è solo un contenitore di vino, ma una vera e propria scultura. La difficoltà del progetto è stata la realizzazione di una bottiglia tridimensionale, una sfida tecnica vinta da un produttore di vetro di Città del Messico, dopo che ben 30 vetrai avevano rinunciato. Il design, ispirato alle pin-up e ai lowrider (le auto d’epoca con sospensioni basse), ha preso forma con una figura femminile che emerge nel vetro rosso caramella, rendendo ogni bottiglia un pezzo unico. Il prezzo per ogni magnum? 1.250 dollari, un valore che va oltre il semplice vino, ma che include l’arte e l’artigianato.
Ö-61: il vino che celebra i tatuaggi di Ötzi
Non solo California, anche il Cile si sta facendo notare con il suo approccio innovativo al design delle etichette. Il gruppo Viña San Pedro Tarapacá (Vspt), uno dei maggiori produttori di vino al mondo, ha lanciato un marchio che celebra i tatuaggi come forma d’arte antica. Il marchio in questione è Ö-61, ispirato alla mummia di Ötzi, un uomo vissuto 5.000 anni fa e noto per essere il possessore dei tatuaggi più antichi conosciuti. I segni sulla pelle di Ötzi non erano decorativi, ma terapeutici, utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e antibatteriche.
Il design delle etichette della linea Ö-61 riflette questa storia affascinante, con immagini di tatuaggi, disegnati a inchiostro. Il progetto ha visto la collaborazione con Ami James, uno dei tatuatori più noti a livello mondiale, con oltre 25 anni di esperienza nel settore. James, fondatore di Love Hate Tattoo Studio e apparso nel celebre programma televisivo “Miami Ink”, ha dato vita a una serie di etichette che celebrano il legame tra la vinificazione e l’arte del tatuaggio. Roberto Catalani, vicepresidente del marketing di Vspt, ha dichiarato che questa collaborazione vuole mostrare come entrambe le forme d’arte, il tatuaggio e la vinificazione, siano legate a tradizioni millenarie e siano capaci di raccontare storie uniche.
Il vino come arte: una nuova frontiera del design
Questi progetti dimostrano come il mondo del vino stia evolvendo anche nel design e nell’immagine. Le etichette, da sempre strumenti informativi, si stanno trasformando in veri e propri oggetti da collezione, che uniscono tradizione e modernità. Non si tratta più solo di etichettare il prodotto, ma di raccontare una storia, di fare arte. L’arte del tatuaggio si inserisce perfettamente in questo nuovo paradigma, creando una fusione unica di due mondi apparentemente distanti ma legati dalla creatività e dall’espressione personale.
L’esperimento di Title X Wines e quello di Viña San Pedro Tarapacá non sono solo esempi di design innovativo, ma anche di come il vino possa essere percepito come un’opera d’arte totale. Ogni bottiglia diventa una tela su cui tatuatori di fama internazionale dipingono, portando il vino a un nuovo livello di prestigio e riconoscibilità.
In conclusione, queste tendenze non solo offrono nuove prospettive artistiche, ma evidenziano anche come il mondo del vino possa abbracciare l’innovazione in tutte le sue forme. La sfida per le cantine moderne è quella di non limitarsi a produrre vino di alta qualità, ma di riuscire a comunicare attraverso ogni aspetto del prodotto, comprese le etichette, l’arte, la cultura e la storia che accompagnano il loro percorso.