
Il mondo del packaging del vino sta vivendo una vera e propria rivoluzione, grazie all’adozione di soluzioni innovative ed ecologiche. Per la prima volta in Italia, la plastica è stata eliminata dai capsuloni dei vini spumanti, lasciando spazio a un materiale naturale ed ecologico: la carta. Questa evoluzione segna un passo importante nel settore, promuovendo un futuro più green per l’industria vinicola.
Symbiosis: la fusione tra carta e alluminio
Il capolavoro di questa innovazione è rappresentato dal “Symbiosis”, il nuovo capsulone di Crealis, pensato per le bollicine. Il nome “Symbiosis”, che deriva dal greco “syn” (insieme) e “bios” (vita), simboleggia perfettamente l’unione perfetta e duratura dei due materiali protagonisti: la carta e l’alluminio. Questo capsulone è il primo in Italia a essere primariamente composto da carta, con una percentuale del 48%, mentre l’alluminio costituisce il restante 44%. Un prodotto completamente privo di plastica che rappresenta una svolta significativa nel packaging per il vino.
La vera innovazione, oltre alla composizione del capsulone, risiede nel fatto che è possibile produrlo su scala industriale. Michele Moglia, CEO di Crealis, sottolinea come “Symbiosis” non solo sia eccezionale per la qualità dei materiali, ma anche per la sua accessibilità. Questo capsulone è completamente personalizzabile e compatibile con le linee di imbottigliamento automatiche, rendendo la sostenibilità una soluzione concreta e facilmente attuabile per le aziende vinicole.
Un impatto positivo sull’ambiente
Un altro aspetto che distingue “Symbiosis” è il suo impatto ambientale ridotto. Grazie alla composizione innovativa e all’uso di carta certificata FSC (Forest Stewardship Council), il capsulone permette di ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica rispetto ai tradizionali capsuloni, come il Derma75, e del 15% rispetto alla versione più recente e green, Derma75L. Questi numeri sono il risultato di uno studio indipendente di Life Cycle Assessment (LCA), realizzato con il supporto di Deloitte nel 2023, che ha evidenziato il continuo miglioramento del processo produttivo verso obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più ambiziosi.
In questo contesto, l’azienda Crealis si è impegnata a raggiungere obiettivi molto concreti e ambiziosi. Tra questi, la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) tramite obiettivi validati da Science Based Targets initiative (SBTi). Gli obiettivi comprendono una riduzione del 42% delle emissioni dirette (Scope 1), del 25% per quelle indirette (Scope 3) e del 30% per le emissioni indirette legate al consumo di energia (Scope 2) entro il 2030.
La linea Green Tech e gli investimenti infrastrutturali
Il progetto “Symbiosis” è solo una delle tante iniziative che fanno parte della linea Green Tech di Crealis. L’azienda ha investito in infrastrutture avanzate per la gestione sostenibile dei propri processi produttivi, come l’impianto di recupero dei solventi nelle sue sedi di Bodio Lomnago, in Italia, e di Rivercap in Spagna. Questi sforzi sono volti a rendere più efficienti i processi e a ridurre l’impatto ambientale di tutta la filiera produttiva.
Crealis, che nel 2022 ha acquisito Enoplastic, è oggi uno dei leader mondiali nel settore delle chiusure per il vino, con un fatturato che supera i 300 milioni di euro annui e oltre 1500 dipendenti. La sua presenza globale, con 15 siti produttivi in 8 Paesi e una presenza commerciale in oltre 70 nazioni, testimonia l’influenza e il successo dell’azienda nel promuovere soluzioni di packaging sostenibile.
La sostenibilità come valore condiviso
In un mercato sempre più attento alla sostenibilità, Crealis si conferma come una delle aziende più all’avanguardia nel settore, portando avanti il suo impegno con soluzioni che uniscono innovazione, qualità e rispetto per l’ambiente. Con l’introduzione di “Symbiosis”, la plastica lascia finalmente il posto alla carta, aprendo la strada a un futuro in cui il packaging del vino può essere non solo funzionale, ma anche responsabile e rispettoso della natura.
In sintesi, Crealis non solo sta riscrivendo le regole del packaging, ma sta anche contribuendo in maniera significativa alla sostenibilità globale. Con una visione che guarda al futuro e all’ambiente, l’azienda dimostra come è possibile conciliare successo industriale e responsabilità ecologica.