È l’Alto Adige a confermarsi capitale italiana del Sauvignon Blanc. Tutti i vini premiati ai vertici della 7ª edizione del Concorso del Sauvignon Blanc d’Italia, svoltosi nella Cantina nella Roccia del Centro di Sperimentazione di Laimburg, provengono infatti da questa regione, segnando un trionfo corale per il territorio.

Un risultato che, secondo gli organizzatori, testimonia la capacità dei produttori altoatesini di esprimere vini autentici, ricchi di carattere e profondamente legati al loro terroir.
“Si riconosce immediatamente la provenienza dei vini, data dallo stile inconfondibile caratterizzato dal terroir,” ha spiegato Peter Dipoli, vicepresidente del comitato organizzatore.
“Uno stile orientato al mercato può essere prodotto ovunque; il terroir, invece, è unico e irripetibile. La tecnica in cantina non deve mai prevalere sulla personalità del vino.”
Sauvignon Blanc d’Italia 2025: un concorso di riferimento per il Sauvignon italiano
Giunto alla settima edizione, il concorso di Penone è ormai diventato un appuntamento di riferimento per i produttori di tutta Italia.
Quest’anno sono stati iscritti 85 Sauvignon dell’annata 2023, provenienti da sei regioni vinicole.
La grande novità dell’edizione 2025 è stata la giuria internazionale ristretta, composta da cinque esperti di fama mondiale, tra cui il Master of Wine Andrea Lonardi.
Una scelta che ha permesso di valorizzare con maggiore profondità le differenze stilistiche e territoriali dei vini in gara.
Il podio del Sauvignon Blanc d’Italia 2025
A conquistare il titolo di miglior Sauvignon d’Italia annata 2023 è stato l’Oberberg Sauvignon Alto Adige DOC della Tenuta Kornell di Settequerce, seguito dal Sauvignon Arthur Rainer Alto Adige DOC della Seeperle di Caldaro e dal Greel Sauvignon Alto Adige DOC della Cantina Bozen.
“Tutti i vini piazzati ai primi posti dimostrano che un Sauvignon può – e deve – rispecchiare il suo terroir con autenticità,” ha dichiarato Andreas Kofler, presidente del comitato organizzatore.
“I produttori altoatesini confermano una straordinaria competenza enologica, capace di competere con le migliori realtà nazionali e internazionali.”
Un 2023 da ricordare per il Sauvignon altoatesino
L’annata 2023 si conferma eccezionale per i Sauvignon dell’Alto Adige, capaci di unire freschezza, intensità aromatica e identità territoriale.
Un riconoscimento che consolida il ruolo del territorio come culla italiana del Sauvignon Blanc e rafforza il posizionamento dei produttori locali nel panorama enologico internazionale.