
La cantina Perla del Garda, situata a Lonato (Brescia), è pronta ad affrontare una nuova sfida, con il lancio di un prodotto innovativo che guarda alle giovani generazioni di consumatori. Questo nuovo vino, chiamato Perledellago, è un prodotto pensato per rispondere alle nuove esigenze del mercato, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla praticità. Giovanna Prandini, che guida l’azienda, ha deciso di puntare su una novità che, purtroppo, è stata snobbata in Italia: il vino in lattina.
Un prodotto innovativo per un nuovo pubblico
Perledellago è una proposta che si distacca dalle tradizionali bottiglie di vino, cercando di avvicinarsi a un pubblico giovane, che spesso ha un approccio più difficile al vino, ma che ne apprezza l’uso in contesti come la mixology. La novità riguarda anche il formato, un vino a base di uve Turbiana, che è simbolo del territorio e certificato, ma che non rientra nella denominazione Garda Doc, poiché il disciplinare non prevede ancora il formato in lattina. Questo passo, però, non frena la voglia di innovare, ma al contrario spinge l’azienda a cercare nuovi orizzonti, proprio come evidenziato da Giovanna Prandini: “Lo abbiamo concepito in omaggio al ‘pirlo’, il classico aperitivo bresciano”.
Un omaggio alla tradizione bresciana
La scelta di orientarsi su un prodotto dal basso contenuto alcolico, pensato per un pubblico giovane, è strettamente legata alla tradizione del pirlo, un cocktail bresciano che ha recentemente ottenuto il riconoscimento De.Co. in Comune. In questo contesto, il packaging del vino è stato studiato con grande cura: progettato dalla nipote Alessia Prandini, il design richiama il quartino consumato nelle osterie del passato, combinando elementi di tradizione e modernità. Il formato da 0,25 cl si inserisce così in una visione che guarda alla freschezza e alla praticità, senza dimenticare le radici locali.
Sostenibilità e crescita sostenibile
L’azienda Perla del Garda non solo punta sull’innovazione del prodotto, ma anche sulla sostenibilità. La lattina, completamente riciclabile, rappresenta un messaggio forte di eco-sostenibilità, un valore che oggi è più che mai apprezzato dai consumatori responsabili. Inoltre, l’azienda ha recentemente ottenuto la certificazione Equalitas, dimostrando di essere una pioniera in campo di sostenibilità nel territorio. La produzione attuale di Perledellago è di 20mila lattine, ma l’obiettivo è quello di quintuplicare la produzione, con l’introduzione di un secondo formato da 20cl per il vino frizzante.
Obiettivi e prospettive future
Giovanna Prandini ha grandi speranze per il futuro di Perledellago. “L’auspicio è che il prodotto possa essere inserito nel disciplinare Garda Doc”, afferma, e l’azienda crede fermamente che la confezione in alluminio sia il veicolo ideale per trasmettere un messaggio di freschezza, praticità e sostenibilità. Con una produzione annuale di 250mila bottiglie, tra Garda, Valtenesi e Lugana Doc, e un fatturato che cresce costantemente, la cantina guarda al futuro con ottimismo, pronti a soddisfare le nuove esigenze di mercato.