La domanda se un buon calice di vino possa essere reso ancora più piacevole da un sottofondo musicale trova ora una risposta affermativa, grazie a un esperimento condotto durante l’Internet Festival di Pisa. Questo studio, organizzato da CantinaJazz in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e Città del Vino, ha rivelato come la musica possa amplificare l’esperienza della degustazione del vino, migliorando la percezione di ciò che assaporiamo.
Il contesto ideale per una valutazione sensoriale
L’esperimento ha avuto luogo in un ambiente conviviale, simile a quello di una cena al ristorante, per replicare un’esperienza di degustazione comune. Durante il test, i partecipanti non hanno ricevuto alcuna informazione sui brand o sulle denominazioni dei vini che stavano assaporando, garantendo che le loro valutazioni fossero influenzate solo dal contesto e dalle percezioni sensoriali.
I partecipanti hanno degustato due vini sfusi, un bianco e un rosso, identificati come “imperfetti” a causa di evidenti squilibri. Inoltre, sono stati degustati tre vini di alta qualità provenienti da due cantine toscane prestigiose: un Brunello di Montalcino 2018 dell’Azienda Villa Le Prata, un Vinsanto Riserva 2018 e un Occhio di Pernice 2015, prodotti dall’Azienda La Vialla. La particolarità di questo esperimento è stata l’introduzione della musica jazz come sottofondo durante la degustazione, con l’obiettivo di valutare come la musica potesse influenzare le percezioni sensoriali e modificare la valutazione dei vini.
Musica e vino: l’influenza sulla percezione sensoriale
I risultati hanno rivelato che la musica jazz ha avuto un impatto positivo sulle emozioni dei partecipanti, creando un’atmosfera che ha nobilitato anche i vini di qualità inferiore. Nonostante alcuni vini degustati fossero imperfetti, il contesto musicale ha permesso ai partecipanti di valutarli positivamente. La musica ha infatti compensato le imperfezioni organolettiche dei vini, spingendo i partecipanti a percepirli come migliori di quanto non fossero in realtà.
Nel caso dei vini di alta qualità, la risposta emotiva dei partecipanti è stata altrettanto positiva, ma questa volta senza la necessità di compensare alcuna imperfezione. I partecipanti hanno apprezzato uniformemente la qualità dei vini, provando solo emozioni positive. Questo dimostra che la musica non solo può migliorare l’esperienza sensoriale in generale, ma può anche enfatizzare le qualità di un prodotto già eccellente.
L’esperimento ha messo in evidenza come il contesto in cui si degusta un vino possa alterare le percezioni sensoriali e influire sull’esperienza di consumo. Quando la musica e l’ambiente sono giusti, anche un vino di bassa qualità può sembrare migliore, mentre un vino di alta qualità ne esce esaltato.
Conclusioni: l’importanza del contesto nella degustazione del vino
Questo esperimento ci insegna non solo qualcosa di nuovo sulla degustazione del vino, ma ci invita anche a riflettere su come il contesto influenzi la percezione sensoriale. La musica jazz, in particolare, si è rivelata un fattore determinante per trasformare una semplice degustazione in un’esperienza emozionale e coinvolgente.
Il test ha dimostrato che sorseggiare un buon vino può diventare un’esperienza ancora più appagante se associato alla musica giusta. In futuro, sarebbe interessante esplorare come altri generi musicali o suoni naturali possano influenzare la percezione del vino. In ogni caso, l’esperimento ha chiaramente mostrato che il vino, accompagnato dal giusto sottofondo musicale, può regalare un piacere che va oltre il semplice gusto, creando un’esperienza completa e memorabile.