La regione di Murcia, situata nel sud-est della Spagna, sta emergendo con crescente rilievo nel panorama vinicolo internazionale, grazie alla straordinaria varietà di terroir e all’evoluzione qualitativa delle sue cantine. Durante l’ultima edizione di Wine Paris, alcune realtà emergenti della regione hanno evidenziato come approcci classici e tecniche moderne possano convivere in perfetto equilibrio.

Murcia: un territorio dal carattere unico

Murcia ospita tre Denominazioni di Origine (DO) principali: Jumilla, Yecla e Bullas. Ciascuna esprime peculiarità distintive, ma tutte condividono un elemento identitario: il vitigno Monastrell. Questa varietà autoctona, particolarmente resistente alle temperature elevate e alla siccità, dà origine a vini rossi strutturati e longevi e con una grande capacità di evoluzione in bottiglia.
Durante Wine Paris, diversi produttori murciani hanno presentato progetti che stanno portando una ventata di innovazione nel panorama del vino spagnolo.
Bodegas Bailafieras: la rivoluzione della Garnacha Tintorera

Una delle realtà più interessanti è stata Bodegas Bailafieras, una giovane cantina che ha saputo distinguersi con la sua Garnacha Tintorera Ecológica. Questo vino rosso, prodotto da uve coltivate con metodi sostenibili, offre aromi intensi di frutti rossi maturi e una struttura tannica avvolgente. La filosofia della cantina è chiara: esiste un vino per ogni palato, e Bailafieras si propone di guidare ogni appassionato nella scoperta del proprio stile. Un concetto espresso anche dalle etichette, che catturano l’attenzione e raccontano una storia. Tra le altre proposte spicca il Martingala, uno spumante dal profilo gustativo audace e distintivo, capace di competere con spumanti di alto livello.
“La nostra è una regione dalla forte tradizione vinicola, con aziende sempre più orientate ai mercati internazionali” – spiega Nacho Ruiz, head of operations della cantina – “e anche noi, pur essendo molto giovani e sul mercato da soli quattro anni, vogliamo seguire questa linea, puntando in particolare sulle nuove generazioni”.
Il dialogo tra metodi consolidati e sperimentazioni enologiche


Oltre a Bailafieras, ho avuto il piacere di scoprire altre cantine che, pur mantenendo salde le radici nella tradizione vitivinicola murciana, stanno sperimentando con fermentazioni spontanee, affinamenti in anfore di terracotta e l’uso di varietà autoctone poco conosciute. La tendenza che emerge è chiara: Murcia non vuole essere solo la terra dei grandi vini rossi potenti, ma anche un laboratorio per chi cerca espressioni più fini e territoriali.
Murcia nel futuro del vino

Tornando da Parigi con un bagaglio arricchito da queste esperienze, non posso che confermare che Murcia è una regione su cui puntare. Per gli amanti del vino, è il momento di scoprire le nuove frontiere dell’enologia spagnola, partendo proprio da qui.