Il Moscato non è solo un vino che conquista i sommelier più esperti, ma riesce a farsi apprezzare anche da chef di fama come Alessandro Borghese. Questo vino, ricco di sfumature aromatiche, è molto più di un semplice vino da dessert, e oggi vi invitiamo a scoprire tutte le sue incredibili possibilità di abbinamento. Ma cosa rende il Moscato così speciale?
Il vitigno: un’eccellenza che si fa attendere
Il Moscato nasce da un vitigno che si prende il suo tempo per raggiungere la perfezione. Spesso, infatti, necessita di una vendemmia tardiva per esprimere al meglio le sue caratteristiche. Il suo nome deriva dall’aroma di muschio che emana, ma questa è solo una delle tante particolarità che lo rendono unico. Il Moscato è il vitigno a bacca bianca più coltivato in Piemonte, dove è conosciuto per la varietà di vini che produce: dai secchi agli aromatici, dai celebri spumanti come l’Asti DOCG alle vendemmie tardive e passiti dolci.
Qualità e sensazioni: un vino che incanta
L’aspetto visivo del Moscato è già un preludio delle sensazioni che regala: il suo colore giallo paglierino richiama un mondo di aromi e sapori da scoprire. Al naso, il Moscato si presenta con una ricca gamma di profumi che spaziano dal muschio alle note di pesca, salvia, glicine e miele. Al palato, il vino è fresco, aromatico e delicatamente fragrante, una vera delizia. Per apprezzarlo al meglio, la temperatura di servizio è fondamentale: dai 6 agli 8 gradi per gli spumanti dolci, mentre per i vini fermi e passiti si consiglia una temperatura di 10-12 gradi.
Abbinamenti sorprendenti: versatilità al massimo
Contrariamente alla credenza popolare, il Moscato non è solo un vino da dessert. Le sue potenzialità di abbinamento sono incredibilmente versatili. È perfetto per un aperitivo, soprattutto se accompagnato da salumi, come il salame fresco, con cui il suo contrasto tra dolcezza e sapidità crea un’armonia perfetta. Ma non finisce qui: il Moscato si sposa magnificamente anche con i molluschi e i crostacei. Le varianti secche si abbinano perfettamente a piatti di pesce, come un guazzetto o un’acqua pazza, ma anche a carni bianche e piatti speziati. Non dimentichiamo la pizza: il Moscato può sorprendentemente accompagnare anche questo piatto, esplorando una sinfonia di sapori e sensazioni uniche.
Il gusto di Borghese: un vino che conquista i grandi chef
Alessandro Borghese, lo chef noto per la sua trasmissione televisiva “Quattro ristoranti”, ha sempre dichiarato il suo amore per il Moscato. Proprio per questo motivo, è diventato il volto e il testimonial del Consorzio Asti Spumante e Moscato DOCG, portando questo vino speciale nel mondo della ristorazione. Nel suo programma, Borghese chiude spesso ogni puntata con un brindisi finale, in cui non manca mai un calice di Moscato DOCG. Spesso, inoltre, suggerisce di accompagnare l’intera cena con le bollicine di questo vino, unendo tradizione e innovazione in cucina.
Il Moscato è un vino che ha molto da offrire oltre la sua tradizione come vino da dessert. Con il suo carattere aromatico e la sua incredibile versatilità, il Moscato è il compagno ideale per una vasta gamma di piatti, dalla cucina più tradizionale a quella più innovativa.