
Un nuovo studio della Washington State University (WSU) ha dimostrato che la “lingua elettronica” può superare i sensi umani nella rilevazione precoce dei difetti nel vino bianco. Questo dispositivo tecnologico ha identificato segni di contaminazione entro una settimana, mentre un panel sensoriale umano ha rilevato cambiamenti solo dopo quattro settimane. I risultati, pubblicati sul Journal of Food Science, dimostrano che la tecnologia può diventare un supporto cruciale per l’industria vinicola, migliorando la tempestività nella gestione della qualità dei vini.
Come funziona la lingua elettronica
La lingua elettronica, o e-tongue, è dotata di sonde sensoriali che si immergono in un liquido per identificare composti specifici. In questo esperimento, i ricercatori hanno aggiunto microbi associati al deterioramento e agli aromi sgradevoli a campioni di vino Riesling. Successivamente, hanno valutato i vini a intervalli settimanali per un periodo totale di 42 giorni. Parallelamente, un gruppo di esperti ha analizzato gli stessi campioni a temperatura ambiente, ma con un ritardo significativo rispetto alla tecnologia. Carolyn Ross, professore di scienze alimentari e co-autrice dello studio, ha sottolineato come l’e-tongue possa rilevare problemi già entro la prima settimana. Questo rappresenta un vantaggio notevole rispetto al tradizionale metodo sensoriale umano.
L’integrazione tra tecnologia e analisi umana
Tuttavia, il team di ricerca ha specificato che la lingua elettronica non dovrebbe sostituire l’analisi sensoriale umana, ma piuttosto completarla. L’approccio combinato permette di unire la rapidità e la precisione della tecnologia alla complessità e alla sensibilità del giudizio umano. Questa sinergia può rivelarsi fondamentale per rilevare difetti non solo più rapidamente, ma anche con una maggiore affidabilità.
Il futuro dell’industria vinicola
Lo studio, finanziato dal fondo di ricerca sul vino e sull’uva di Washington e dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, evidenzia il potenziale della tecnologia per innovare il settore vinicolo. L’utilizzo della lingua elettronica potrebbe diventare una pratica standard per il controllo di qualità, permettendo ai produttori di reagire tempestivamente alle contaminazioni e preservare la qualità del prodotto. La ricerca in corso lascia intravedere un futuro in cui l’unione tra tecnologia avanzata e competenze umane migliorerà ulteriormente la gestione e la produzione dei vini, rafforzando la fiducia dei consumatori e aumentando l’efficienza produttiva.