Il Lambrusco rappresenta una delle eccellenze enologiche italiane, con una storia che intreccia tradizione, cultura e innovazione. Questo vino frizzante, radicato nel cuore dell’Emilia Romagna, continua a conquistare il mondo, unendo generazioni e territori in un legame indissolubile.
Il Lambrusco tra poesia e cultura pop
Negli anni Cinquanta, Mario Soldati, con il suo reportage “Viaggio nella valle del Po”, ha immortalato il Lambrusco come simbolo della genuinità italiana. Più tardi, lo definì l’“umile Champagne dell’Emilia Romagna”, evidenziando la sua capacità di raccontare le tradizioni rurali con semplicità ed eleganza.
Negli anni Novanta, Luciano Ligabue celebrò il Lambrusco in chiave pop rock con il suo album “Lambrusco & pop corn”, dimostrando come questo vino potesse diventare un ponte culturale tra l’Emilia e gli Stati Uniti. Anche icone come Federico Fellini, Francesco Guccini e Luciano Pavarotti lo hanno amato, contribuendo a diffonderne la fama a livello internazionale.
50 anni di Doc: una celebrazione unica
Il 31 marzo segna un traguardo importante per il Lambrusco: le sue denominazioni più storiche festeggiano i 50 anni. Il Consorzio Tutela Lambrusco organizza un grande evento al Museo Enzo Ferrari di Modena, dove il vino incontra un altro simbolo dell’Emilia, la Ferrari.
La celebrazione prevede una cena esclusiva in cui le etichette di 70 produttori del Consorzio si abbinano ai piatti di chef rinomati di Modena e Reggio Emilia. Prima della cena, una degustazione approfondita presenta le sei Denominazioni del Lambrusco: Sorbara Doc, Grasparossa di Castelvetro, Salamino di Santa Croce, Modena Doc, Reggiano Doc e Colli di Scandiano e Canossa. Ogni calice racconta la versatilità di questo vino, che spazia dal frizzante al Metodo Classico, dal secco alle versioni amabili.
Un mercato globale in espansione
Oggi il Lambrusco è il vino italiano più esportato, con un 60% della produzione destinato ai mercati esteri. Germania e Stati Uniti guidano le vendite, seguiti da mercati emergenti come Cina, Giappone, Messico e Brasile. Questa diffusione testimonia l’universalità del Lambrusco, capace di adattarsi a gusti e cucine diverse.
Con oltre 46 milioni di bottiglie Doc e circa 115 milioni di Igt prodotte annualmente, il Lambrusco si conferma un protagonista del panorama enologico mondiale. La fusione dei consorzi di tutela avvenuta nel 2021 ha permesso di rafforzare la sua identità, favorendo strategie di promozione più efficaci a livello nazionale e internazionale.
Una nuova generazione di ambasciatori
Il Lambrusco si proietta verso il futuro grazie alla nuova generazione di produttori, veri ambasciatori di questo vino nel mondo. Questi giovani, formati in contesti internazionali, portano idee innovative e una comunicazione fresca, orientata soprattutto ai giovani consumatori.
Il Consorzio Tutela Lambrusco punta su una brand identity moderna, che valorizza i colori e le varietà di questo vino unico. Ogni sfumatura, dal rosa chiaro al rubino intenso, racconta una storia diversa, rendendo il Lambrusco un prodotto contemporaneo e versatile.
Il Lambrusco è molto più di un vino: è un simbolo di cultura, tradizione e innovazione. Dai primi racconti poetici di Soldati alle celebrazioni moderne del Consorzio, questo vino continua a unire generazioni e territori. Con una nuova generazione di produttori pronta a guidarne il futuro, il Lambrusco si conferma un’icona dell’enologia italiana, capace di evolversi senza mai perdere il legame con le proprie radici.