
Quali sono le preferenze dei consumatori cinesi? Quali strategie possono adottare le cantine per esportare il vino italiano in Cina?
Per rispondere a queste domande, abbiamo intervistato Heng, KOL esperto del mercato vinicolo e membro del gruppo Jingyu, uno dei principali importatori di vino nel Paese, che ha vissuto un tour esclusivo tra le cantine italiane, dal Nord al Sud, realizzando dirette live su Douyin per raccontare il vino e venderlo direttamente sulla piattaforma. Heng ci racconta quali sono i vini italiani più apprezzati dai consumatori cinesi, l’importanza del marketing digitale e i consigli pratici per le cantine che vogliono esportare con successo.
Il gruppo Jingyu e l’importazione del vino in Cina



Qual è il ruolo principale del gruppo Jingyu oggi?
Heng: Gestiamo la distribuzione del vino attraverso diversi canali, sia all’ingrosso che al dettaglio, coprendo un’intera provincia. Il nostro obiettivo è portare prodotti di qualità al consumatore finale.
Qual è il volume delle vostre importazioni annuali?
Heng: Importiamo fino a 6 milioni di bottiglie all’anno. Inoltre, abbiamo un’area pubblica vincolata dedicata alle nostre operazioni di importazione, che ci consente di gestire la logistica in modo più efficiente. Abbiamo una nostra società di logistica, che ci permette di ottimizzare la distribuzione su tutto il territorio cinese. Al momento, siamo l’unico gruppo in Cina ad avere una propria area pubblica vincolata che porta il nostro nome, il che rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
Il vino italiano in Cina: tendenze e preferenze

Il vino italiano è popolare tra i consumatori cinesi? Quali sono le regioni italiane più apprezzate in Cina?
Heng: Sì, sta diventando sempre più popolare! I consumatori cinesi apprezzano molto vini con un forte aroma fruttato, strutturati, eleganti e con una piacevole dolcezza. Alcune delle regioni più popolari sono Toscana, Abruzzo e Puglia. I vini prodotti in queste zone hanno un gusto perfettamente in linea con le preferenze del pubblico cinese.
Strategie di marketing per le cantine italiane

Perché le cantine italiane dovrebbero aprire un account su piattaforme cinesi come WeChat e Douyin?
Heng: È fondamentale. Il mercato digitale in Cina si sviluppa a una velocità incredibile. Le piattaforme come Douyin (TikTok cinese) e WeChat sono strumenti essenziali per il marketing. Douyin ha oltre 900 milioni di utenti attivi al giorno, un pubblico enorme che le cantine italiane non possono ignorare. Il digitale è il modo più efficace per far conoscere il proprio prodotto.
Quali sono le caratteristiche che rendono un vino attraente per il mercato cinese?
Heng: Tre elementi fondamentali:
- Packaging accattivante – L’estetica della bottiglia è molto importante per i consumatori cinesi.
- Prezzo competitivo – Il vino deve avere un buon rapporto qualità-prezzo.
- Strategia digitale efficace – Essere presenti su WeChat, Douyin e piattaforme di e-commerce è cruciale.
Esperienza in Italia e prospettive future
Hai avuto modo di visitare alcune cantine italiane?
Heng: Sì, e devo dire che sono rimasto sorpreso! Ho visitato diverse cantine in Toscana e ho scoperto vini con stili e caratteri unici. È stata un’esperienza incredibile.
Dopo questo viaggio, quali novità porterai ai tuoi clienti in Cina?
Heng: Condividerò queste nuove scoperte con i nostri clienti e followers in Cina. Porterò con me alcuni nuovi stili di vino per farli assaggiare e apprezzare. È un’opportunità per rafforzare la presenza del vino italiano nel nostro mercato.
Consigli per le cantine italiane che vogliono entrare nel mercato cinese

Quale consiglio daresti ai produttori italiani che vogliono esportare in Cina?
Heng: Il mio consiglio è mantenere alta la qualità e rendere i prezzi più accessibili. La concorrenza è feroce: oltre all’Italia, ci sono i vini francesi, che hanno un’ampia reputazione. Per conquistare il mercato cinese, bisogna adattarsi ai gusti locali e investire nel digitale.
Quali sono le principali sfide per il vino italiano in Cina?
Heng: La competizione con la Francia. I francesi hanno I francesi hanno 61 Château classificati, mentre l’Italia deve ancora rafforzare la propria presenza. Le cantine italiane devono essere più forti sul marketing e sulla distribuzione.
L’intervista con Heng ha messo in luce l’enorme potenziale del vino italiano in Cina.
La chiave del successo? Qualità, prezzo competitivo e una strategia digitale efficace. Le cantine italiane che vogliono conquistare il mercato cinese devono adattarsi alle preferenze locali e sfruttare le piattaforme digitali per aumentare la loro visibilità.