Il mondo del vino francese sta vivendo un periodo di agitazione, alimentato da proteste e confronti con il Governo Macron. Questi dibattiti riguardano principalmente le misure da adottare per riequilibrare domanda e offerta, mentre il settore si trova a fronteggiare il calo dei consumi mondiali e gli effetti devastanti del cambiamento climatico. Tuttavia, quando si tratta di celebrare il valore culturale dei suoi simboli, la Francia non ha esitazioni. L’attenzione mondiale si concentra ora su un vino che è destinato a diventare un simbolo storico: il Grange, un bianco della Loira scelto per un evento storico che segnerà il destino di una delle cattedrali più iconiche del mondo.
Il vino scelto per la riapertura di Notre-Dame
Il 8 dicembre 2024, durante la festa dell’Immacolata Concezione, la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi sarà riaperta al pubblico, dopo cinque anni di restauri a seguito dell’incendio che ha devastato parte della struttura nel 2019. Per l’occasione, un vino speciale accompagnerà questa “rinascita” storica: il Grange, un bianco prodotto dal Domaine de La Bénisson-Dieu. Questo vino, che proviene da un piccolo vigneto di 2,6 ettari situato nella Côte Roannaise, è stato scelto per la messa di riapertura della Cattedrale. Il Grange è frutto delle uve Chardonnay, Grenache Blanc e Clairette delle annate 2022 e 2023, e sarà servito in mondovisione durante la cerimonia, divenendo così un simbolo globale di speranza e rinnovamento.
La storia di Domaine de La Bénisson-Dieu
Il Domaine de La Bénisson-Dieu, guidato da Régis e Aude-Reine Anouil, racconta una storia di passione e di ritorno alla natura. La coppia, un ex giornalista e una ex avvocata parigini, ha deciso di cambiare vita ispirandosi all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che invita alla salvaguardia della natura e alla promozione di una vita più sostenibile. Da questo ideale è nato il loro piccolo vigneto, che prende il nome da un paesino della Loira chiamato La Bénisson-Dieu, il cui significato è “benedizione di Dio”. Qui, in un piccolo angolo di terra, i due hanno creato un vino biologico che rispecchia la loro filosofia di rispetto per l’ambiente.
Un simbolo di qualità e spiritualità
Il Grange non è solo un vino di qualità, ma rappresenta anche un gesto di profonda spiritualità. Quando Régis Anouil ha appreso che il vino scelto per la messa celebrata da Papa Francesco durante la sua visita a Marsiglia nel settembre 2023 era stato il loro bianco, ha deciso di offrire il Grange anche per la messa di riapertura di Notre-Dame. Anouil, da cattolico praticante, ha scritto una lettera all’Arcivescovo di Parigi proponendo il suo vino come alternativa a quelli tradizionalmente utilizzati per le celebrazioni religiose, che spesso contengono solfiti e zucchero. “Desidero vedere vini da messa puri, vicini al vino liturgico, senza alcuna aggiunta”, ha scritto nella sua missiva. La risposta è stata positiva, e così il Grange è stato selezionato come vino ufficiale della cerimonia di riapertura di Notre-Dame, un gesto che rappresenta anche un atto di devozione e rispetto per il Creato.
Un vino che celebra la resilienza
Questo piccolo gesto è diventato un grande simbolo di resilienza. Il giorno del tragico incendio di Notre-Dame, infatti, i coniugi Anouil si trovavano a visitare la loro tenuta per la prima volta. L’emozione che questo evento ha suscitato in tutti ha unito credenti e non credenti, e ha rappresentato un momento di coesione. Il Grange, con la sua purezza e la sua storia, diventa così una “pietra” simbolica della Cattedrale di Parigi, rappresentando il legame tra il passato, il presente e il futuro. Le 12 bottiglie consegnate personalmente ai cappellani di Notre-Dame per le celebrazioni liturgiche che accompagneranno la riapertura della Cattedrale sono un segno di speranza e di nuovo inizio, che trascende le difficoltà e le sfide del nostro tempo.
In questo contesto, il Grange non è solo un vino, ma una testimonianza del potere di trasformazione della natura e della spiritualità, un simbolo che racconta come il vino possa essere testimone di eventi storici e culturali che vanno ben oltre il semplice consumo. Il Domaine de La Bénisson-Dieu, con la sua visione ecologica e spirituale, si afferma come un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere, offrendo al mondo un prodotto che incarna i valori più profondi della cultura francese e della sua storia religiosa.