
La domanda che ha dato vita al progetto HyperTaste è semplice ma stimolante: è possibile insegnare ai computer il senso del gusto? Negli esseri umani, il gusto è il risultato di millenni di evoluzione ed è essenziale per valutare cibi e bevande. Inoltre, ci aiuta a evitare l’ingestione di sostanze dannose. La risposta arriva dai ricercatori di IBM Research a Zurigo, che hanno creato un “palato artificiale” in grado di assaporare e analizzare bevande, a partire dal vino.
Il funzionamento di HyperTaste
HyperTaste è un piccolo dispositivo a forma di stick. Per utilizzarlo, basta immergerlo nel liquido da analizzare. Grazie all’intelligenza artificiale, il dispositivo valuta la composizione chimica del liquido, creando una “impronta digitale chimica” unica. I sensori elettrochimici nel dispositivo rispondono alle molecole quando una corrente le attraversa. Il risultato di questa analisi viene visualizzato su un’app collegata al dispositivo.
Gli sviluppatori di HyperTaste hanno creato un sistema che si basa sull’esperienza umana per “allenare” il dispositivo. Un panel di esperti assaggia diversi vini e fornisce una valutazione sensoriale. I dati vengono poi analizzati e mediati per insegnare a HyperTaste a riconoscere le caratteristiche di ciascun vino, come l’acidità, i tannini e altri aspetti sensoriali. Quando il sistema ha raccolto abbastanza dati, è in grado di fornire una valutazione anche per nuovi vini. Tuttavia, gli esperti sottolineano che, per quanto preciso, il dispositivo non potrà mai sostituire l’esperienza del gusto umano.
Le future applicazioni di HyperTaste
HyperTaste non si limita solo al vino. Il dispositivo è stato testato anche su caffè, succhi di frutta, acque minerali, soft drink e gin. In futuro, potrebbe essere utilizzato per analizzare anche l’olio extravergine di oliva. Tuttavia, questa applicazione è più complessa a causa delle proprietà chimiche dell’olio che influenzano la conducibilità. I ricercatori prevedono che HyperTaste troverà applicazioni in vari settori, come la scienza dei materiali, la salute, la sostenibilità e la scienza alimentare. Grazie alla sua capacità di eseguire analisi rapide e a costi ridotti, il dispositivo potrebbe rivoluzionare molti ambiti industriali e scientifici.
HyperTaste è stato sviluppato nei laboratori di IBM Research a Zurigo nel 2019. Recentemente, è stato presentato in Italia a Firenze, durante il Bto – Be Travel Onlife, un evento sull’innovazione nel turismo. Anche se la tecnologia è ancora in fase di sviluppo, le sue potenzialità sono enormi. HyperTaste potrebbe rendere più veloci le analisi chimiche e migliorare la sostenibilità, riducendo i costi rispetto ai metodi tradizionali.
In conclusione, HyperTaste è una fusione innovativa tra tecnologia e scienza del gusto. Sebbene non possa sostituire l’esperienza sensoriale umana, il dispositivo si preannuncia come uno strumento fondamentale per vari settori, dall’industria alimentare alla ricerca scientifica. Le sue applicazioni potrebbero cambiare il modo in cui analizziamo e comprendiamo i prodotti che consumiamo.