Quando un’icona, un simbolo di un territorio, torna a vivere, è una festa per tutti. È il caso dell’Aurum, la storica fabbrica dove si produceva il liquore tipico dell’Abruzzo, regione verde dell’Italia centrale. Oggi, l’Aurum torna finalmente alla luce grazie a una grandiosa opera di riqualificazione, che ha coinvolto il Comune di Città Sant’Angelo con il suo sindaco Matteo Perazzetti, e il gruppo vinicolo Rosarubra Group, guidato da Riccardo Iacobone.
La nuova location di Rosarubra Group
La struttura riqualificata ospiterà lo store di Torri Cantine – Rosarubra Group – e potrà essere utilizzata anche dal Comune di Città Sant’Angelo per attività culturali. L’impianto, che si estende su quasi quattro ettari e comprende tre grandi capannoni, è stato venduto dall’Ilva di Saronno all’azienda vinicola abruzzese Torri Cantine, parte del Rosarubra Group. Diventerà un hub di smistamento per l’Europa e per altri mercati, compresi quelli orientali, contribuendo alla riqualificazione del territorio e generando una significativa ricaduta occupazionale.
La procedura di acquisizione dell’area è stata lunga e complessa, a partire dalla trattativa con l’Ilva di Saronno, così come è stato considerevole l’impegno economico. Tuttavia, tutto ciò passa in secondo piano di fronte all’entusiasmo per la nuova avventura. Un entusiasmo condiviso da tanti, come dimostrato dalla grandissima partecipazione di persone intervenute alla serata inaugurale.
Il punto centrale è il vino
“Il nostro è un gruppo che lavora nel mondo del vino con tre cantine e una società, Rosarubra Cina, in collaborazione con un nostro socio cinese. Le tre cantine sono Rosarubra, Torri Cantine e Musikè, una cantina creata insieme al maestro Peppe Vessicchio – spiega Iacobone – In questo luogo di aggregazione tutto ruota intorno al concetto del vino, ma saranno organizzati anche tanti eventi culturali: concerti, teatro, mostre e convegni. Stiamo per aprire una sala nella parte posteriore dell’edificio, che ospiterà fino a 400 persone per attività culturali e altri eventi. La parte privata di produzione è già attiva da circa un anno con imbottigliamento, logistica e magazzini. Adesso siamo pronti ad aprire al pubblico questo spazio, originariamente creato dall’Ilva di Saronno come produttori dell’Aurum. Questo edificio, pur essendo degli anni ’80, appare assolutamente attuale e rispetta il verde circostante con alberi e pinete. A noi è piaciuto molto anche per questo, perché rispecchia i nostri principi di impresa, soprattutto nel mondo del vino”.