Durante lo Unified Wine & Grape Symposium, tenutosi a Sacramento, Jeff Bitter, presidente dell’associazione Allied Grape Growers (AGG), ha proposto un drastico intervento per bilanciare il mercato del vino in California. Bitter ha suggerito che per riequilibrare l’offerta alla domanda, sarebbe necessario estirpare circa 30.000 acri di vigneto netti, equivalenti a circa 12.000 ettari. Tuttavia, poiché nel 2024 entreranno in produzione 20.000 acri di nuovi vigneti, ciò significherebbe rimuovere complessivamente 50.000 acri (più di 20.000 ettari) di vigneti esistenti.

La necessità di un approccio realistico per bilanciare il mercato del vino
Bitter ha sottolineato come, negli ultimi anni, i viticoltori abbiano registrato un calo nei consumi di vino, rendendo necessario un approccio più realistico. Già nel 2020, Bitter aveva lanciato un simile avvertimento, in seguito all’abbondante vendemmia del 2019, ma i risultati ottenuti finora non hanno raggiunto gli obiettivi. Dal 2018, infatti, i viticoltori hanno estirpato solo 18.000 acri, ovvero circa 4.850 ettari, una cifra insufficiente per bilanciare il mercato. Nel 2023, inoltre, i produttori hanno piantato 19 milioni di barbatelle, che corrispondono a un’area di 19.000 acri (quasi 7.700 ettari) di nuovi impianti, di cui il 63% con varietà a bacca rossa, tra cui Cabernet Sauvignon (26,6%) e Chardonnay (19,3%).
Il punto di vista contrastante di Fred Franzia sulla gestione dei vigneti
Questa proposta di estirpazione richiama le opinioni contrastanti di Fred Franzia, una figura di spicco nel settore vitivinicolo californiano, scomparso nel 2020. Nel 2016, Franzia si oppose all’idea che Allied Grape Growers promuoveva già allora di ridurre la superficie vitata per far aumentare i prezzi delle uve. Franzia sosteneva invece la necessità di impiantare più viti, migliorare la qualità delle uve e gestire i vigneti con maggiore efficienza per competere meglio sul mercato. Riteneva che la California dovesse puntare a conquistare il 40% del mercato del vino statunitense, che all’epoca era dominato da vini prodotti al di fuori dello stato.
Le previsioni ottimistiche di Franzia e la realtà attuale del mercato
Le previsioni di Franzia includevano anche una visione ottimistica sul futuro dei consumi di vino negli Stati Uniti, immaginando che entro il 2040 si sarebbe raggiunto un consumo annuo di un miliardo di casse di vino. Oggi, tuttavia, queste previsioni sembrano distanti dalla realtà, poiché la domanda di vino è in calo, e la situazione economica è cambiata radicalmente rispetto a quel periodo.
L’idea di Bitter riflette la necessità di un riequilibrio, ma resta da vedere se i produttori californiani saranno disposti a seguire il suo consiglio e ridurre drasticamente la superficie vitata per risolvere la crisi del mercato.