Le donne dominano il panorama dell’enoturismo, con il 58,4% delle prenotazioni rispetto al 41,6% degli uomini. Questo dato riflette l’interesse femminile non solo verso il vino ma anche verso le esperienze immersive. Le coppie rappresentano il 61,9% dei visitatori, ma si osservano molte presenze femminili anche nei gruppi e tra i visitatori singoli.
Dal punto di vista dell’età, i giovani dimostrano un sorprendente entusiasmo: il 32,2% degli enoturisti ha tra 25 e 34 anni, seguiti dal 22,8% della fascia 18-24 anni. Questi numeri ribaltano i pregiudizi che vedono le nuove generazioni meno attratte dal vino rispetto alle precedenti. Nonostante una minore incidenza, anche le fasce di età superiori mostrano un interesse significativo, dimostrando la capacità del settore di attrarre un pubblico eterogeneo.
La spesa media e il crescente interesse per le esperienze premium
Le esperienze enoturistiche non si limitano a un semplice tour della cantina: coinvolgono spesso degustazioni guidate, abbinamenti gastronomici e percorsi personalizzati. Questo si riflette nello scontrino medio, pari a 82,7 euro, con una distribuzione interessante nelle diverse fasce di prezzo. Il 37,4% delle transazioni rientra tra i 20 e i 50 euro, mentre il 36,4% si colloca tra i 51 e i 100 euro. Le esperienze premium, con ticket superiori a 150 euro, sono in crescita e rappresentano il 10,8% del totale.
Questo trend evidenzia un pubblico disposto a investire in attività di qualità, favorendo così un’opportunità di crescita per le cantine che sanno distinguersi attraverso offerte esclusive.
L’enoturismo come motore per le vendite dirette
L’enoturismo si conferma una risorsa strategica per promuovere le vendite dirette. Secondo il rapporto, il 73,8% dei visitatori acquista vino al termine della visita, con una media di 5,8 bottiglie e uno scontrino di 79,4 euro. La stragrande maggioranza di queste transazioni (72%) avviene nel punto vendita in cantina, seguita da ordini via telefono o email (15,4%) e vendite online (5,1%).
Le aziende che integrano strumenti digitali, come i software di gestione enoturistica o i Customer Relationship Management (CRM), registrano un tasso di penetrazione delle vendite dirette quasi doppio rispetto alla media nazionale, raggiungendo il 25,8%. Tuttavia, solo un terzo delle cantine italiane è attualmente in grado di accogliere i visitatori la domenica, evidenziando un margine di miglioramento significativo.
Una strategia vincente per il futuro
Per sfruttare appieno il potenziale dell’enoturismo, le cantine devono adottare un approccio integrato che combini strumenti digitali, personale qualificato e un’attenzione particolare all’esperienza del visitatore. Restare aperti nei giorni preferiti dai winelover e proporre attività innovative sono passi fondamentali.
L’enoturismo non solo rafforza il legame tra produttore e consumatore ma rappresenta anche un’opportunità unica per raccontare la storia e i valori del vino italiano a un pubblico sempre più globale.