
Dubai e il Qatar stanno emergendo come le nuove frontiere per i vini pregiati, aprendo opportunità inaspettate per i grandi marchi e gli appassionati di enologia. Nonostante le rigide normative sull’alcol che limitano il consumo a luoghi privati e locali autorizzati come hotel e ristoranti, queste nazioni stanno attirando l’attenzione internazionale. La recente abolizione delle tariffe doganali e l’attrazione di un’ampia comunità di stranieri – composta sia da residenti che da turisti – alimentano una scena gastronomica in rapida crescita. Secondo Amayès Aouli, responsabile globale del vino e degli alcolici presso la Casa d’Aste Bonham’s, il futuro dei vini pregiati in questa regione è promettente, come evidenziato in un’intervista con “The Drink Business”.
Dubai: una meta di lusso per il vino
Dubai, conosciuta per il suo stile di vita lussuoso e per le attrazioni futuristiche, sta diventando un punto di riferimento per il commercio di vini pregiati. A gennaio 2023, l’abolizione dell’accisa del 30% sulle vendite di alcolici ha segnato un punto di svolta. Questa decisione ha incentivato il mercato locale, rendendo l’acquisto di vini più accessibile e attraendo investitori e collezionisti da tutto il mondo. La città, già meta ambita per i turisti ad alto potenziale di spesa, vede ora crescere anche la sua offerta enologica. I ristoranti di alta gamma e gli hotel di lusso contribuiscono a creare un ambiente ideale per la degustazione e la vendita di vini di prestigio.
Il Qatar: una promessa per il futuro del vino
Anche il Qatar si prepara a diventare un protagonista del mercato vinicolo di alta gamma. Grazie alla sua cultura ricca e alla rapida espansione della scena enogastronomica, il Paese offre nuove opportunità per i produttori di vino. Con una comunità internazionale in costante aumento, l’interesse per i vini pregiati cresce, supportato da eventi esclusivi e ristoranti di livello mondiale. Questo sviluppo riflette una tendenza più ampia che sta prendendo piede in Asia, dove altre nazioni come la Corea del Sud e Singapore mostrano un dinamismo simile.
Una nuova era per l’Asia del vino
Secondo Aouli, l’Asia sta attraversando un cambiamento significativo nel mercato del vino. Se prima la Cina agiva come un colosso unificato, capace di assorbire enormi quantità di vini di lusso, ora la situazione è più diversificata. “Oggi l’Asia assomiglia di più all’Unione Europea, frammentata e con approcci diversi nei vari Paesi”, afferma Aouli. Questa frammentazione permette a città come Dubai e Doha di diventare centri vinicoli regionali, capaci di attrarre nuovi flussi di mercato.
Sfide e opportunità per il mercato del vino
Nonostante l’entusiasmo, il mercato dei vini pregiati in Asia non è privo di sfide. Paesi come il Vietnam, l’Indonesia e la Malesia incontrano difficoltà a causa di tariffe elevate e di una consapevolezza ancora limitata sulla cultura del vino. Tuttavia, Aouli si mostra fiducioso: “Con gli ingredienti giusti, qualsiasi Paese può trasformarsi in un paradiso per gli amanti del vino”. Una scena gastronomica vibrante, l’accessibilità a bottiglie di qualità e l’interesse della comunità possono infatti cambiare le dinamiche di mercato.
Dubai e il Qatar, quindi, stanno dimostrando come sia possibile coniugare tradizione e modernità, sfruttando le riforme e l’apertura economica per diventare nuovi poli del lusso enologico. Il percorso intrapreso è una chiara indicazione di come l’industria del vino possa prosperare in contesti inaspettati, puntando su strategie mirate e adattabilità alle dinamiche regionali. La corsa alla conquista di questi mercati è solo agli inizi, ma i segnali sono chiari: il futuro dei vini pregiati si gioca anche nella penisola arabica.