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Le bottiglie scendono sotto terra, a due metri e mezzo di profondità, nel vigneto che quelle uve le ha viste maturare. Lì riposeranno per un intero anno, per poi riemergere e scoprire le nuove proprietà che avranno acquisito con questo affinamento speciale.

La temperatura scende al di sotto dello zero anche di 10-12 gradi. Il cielo è terso e la luna, insieme alla neve sono le uniche a illuminare il paesaggio almeno fino a che non comincia ad albeggiare. Nel silenzio delle vigne coperte di ghiaccio, comincia la vendemmia. La raccolta ogni notte deve concludersi entro le 7 del mattino, per poi procedere con la pressatura delle uve. Lentamente per non scaldarle.

Inizia così il magico processo di produzione degli Ice Wine, i vini prodotti a partire da acini ghiacciati.

“Mi affaccio alla finestra del Castello di Brolio e guardo questo panorama: chiudo gli occhi e immagino un quadro del Rinascimento. È un po’ come essere agli Uffizi e contemplare un’opera d’arte composta dal binomio arte-natura”. Così si esprime Francesco Ricasoli, il proprietario di Castello di Broilo e non saprei trovare parole più belle.