Castello di Brolio: un viaggio nella storia del Chianti Classico
Il Castello di Brolio troneggia in un paesaggio di verdissime colline e vallate, al centro dell’azienda vitivinicola Ricasoli. L’imponente castello, attorno al quale si sviluppano le mura quattrocentesche con alte torri, fra cui il mastio, si staglia sul dorso di un poggio isolato a circa cinquecento metri d’altezza, che digrada verso la Valle dell’Arbia.
Siamo a Gaiole in Chianti, a circa venti chilometri da Siena, in Toscana, tra verdissime colline, fitti boschi di querce e castagni e le storiche vigne: qui regna un silenzio e una tranquillità che tocca le corde emotive, mentre ci si lascia assorbire dalla bellezza del maestoso castello.
La famiglia Ricasoli e la formula del Chianti Classico
È del 1141 la prima documentazione che traccia l’esistenza del Castello di Brolio, certamente risalente a tempi ancora precedenti. Sappiamo però che la famiglia Ricasoli ha origini nell’ottavo secolo e da qui ne ritroviamo le tracce fino alla storia moderna. Francesco Ricasoli ha avuto un quadrisavolo, Bettino Ricasoli (1809-1880), davvero speciale: uno statista e imprenditore vitivinicolo di notevole lungimiranza, che nel 1872 crea persino la formula del Chianti, sulla quale si fonda ancor oggi il disciplinare del Chianti Classico.
L’attuale conformazione del castello deriva dalla ricostruzione, secondo lo stile neogotico in voga alla fine del XIX secolo, voluta proprio da Bettino Ricasoli per farne la sua dimora di oltre cento stanze. La presenza del “barone di ferro”, come era chiamato Bettino Ricasoli, è tenuta viva dai tanti documenti del museo Ricasoli e finanche dalla leggenda del fantasma che si aggira di notte nei dintorni del castello in sella a un cavallo bianco.
Un museo, vigneti e il fascino del Castello di Brolio
Di considerevole importanza il museo all’interno delle mura, che grazie alla figura di Bettino Ricasoli, permette di inoltrarsi nell’epoca del Risorgimento italiano e racconta del suo interesse per la scienza e per le arti. Custodisce inoltre un’affascinante collezione di armi d’epoca, con pezzi unici e rari che narrano la storia di questa famiglia di origine guerriera, che ha combattuto a fianco dei Medici e che poi ha dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia.
Il Castello di Brolio d’altronde è il luogo di ogni vicenda della storia familiare. Un sito geograficamente strategico, geologicamente benedetto per la ricchezza e la varietà dei terreni, che ha accolto la vita culturale e politica nei diversi momenti storici.
Un’icona del turismo toscano
Appena fuori le mura del castello si estende il giardino cinquecentesco all’italiana, mentre tutt’attorno si apre il parco romantico ottocentesco, detto Bosco Inglese.
Oggi, con 240 ettari di vigneto, la Ricasoli è l’azienda vitivinicola più estesa della denominazione Chianti Classico. Negli ultimi anni è stato compiuto un grande lavoro di zonazione scientifica, basata sui diversi suoli che compongono la proprietà, e di sperimentazione sui cloni storici del Sangiovese di Brolio. L’impegno dell’azienda nella conservazione del paesaggio circostante e nel rispetto dei suoli è evidente camminando tra le vigne che circondano la fortezza.
Il Castello di Brolio è anche una destinazione turistica che accoglie ogni anno oltre cinquantamila persone e fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.