Per molti il vino è una memoria mobile, trasportabile in bottiglia. E di memorabilità la masterclass organizzata al Vinitaly dall’associazione Famiglie Storiche, produttrici di Amarone, dal titolo “Amarone, Fine and Contemporary wine”, proprio nel senso di collezionabili come investimento anche di memoria, ne ha avuta da vendere.
L’evoluzione dell’Amarone nel tempo
Le tredici aziende che dal 2009 si sono unite insieme nell’associazione, guidata oggi da Pierangelo Tommasi, “con l’idea di condividere progetti e sforzi per portare lontano l’immagine dell’Amarone della Valpolicella”, come lui stesso ha raccontato in apertura di tasting, hanno proposto all’assaggio i loro vini. Tredici calici alternati tra l’annata 2019 e l’annata 2009 che hanno raccontato di un vino iconico, che segue un processo lungo per arrivare in bottiglia, e che è stato capace di alleggerirsi e andare incontro al gusto del consumatore che sempre di più vuole un vino beverino.
La fase di appassimento sui graticci per almeno 60 giorni, che potrebbe far pensare a vini pesanti, quasi viscosi, cede spazio ad assaggi che scivolano, ma al tempo stesso lasciano un gusto inconfondibile impresso sulla memoria delle papille gustative. L’Amarone (a base di corvina, corvinone, rondinella, molinara e oseleta) è un vino di corpo e vellutato, complesso ed equilibrato, dalla grande longevità.
Il processo di appassimento: magia tra i graticci
Le Famiglie Storiche scelgono le uve provenienti dai vigneti in collina. Le uve vengono fatte appassire sui graticci, raggiungendo una gradazione alcolica di minimo il 15% e non possono essere vinificate fino a metà novembre. L’affinamento che per disciplinare deve avvenire in 24 mesi, nelle Famiglie Storiche sale a 30. La zona è quella della Valpolicella, il cui suolo è un mix di calcare, marne, basalto, argilla, limo, detriti rocciosi, con parte del terreno di origine vulcanica e glaciale. La fase dell’appassimento, definita miracolosa dai produttori, che comincia dalla selezione dei migliori grappoli, dal loro posizionamento sulle arele, e controllo se necessario di temperatura, umidità e ventilazione, è il momento di concentrazione del colore, degli zuccheri, degli aromi e dei tannini e di evoluzione degli aromi primari. Qui la muffa nobile può attaccare alcuni grappoli, conferendo morbidezza al vino.
Degustazione esclusiva al Vinitaly: un viaggio tra i grandi nomi
Il viaggio della degustazione al Vinitaly, condotta proprio dai 13 produttori, ha toccato: Torre d’orti, Amarone della Valpolicella Docg 2019; Zenato, Amarone della Valpolicella Classico Doc 2009; Allegrini Amarone della Valpolicella Docg 2019; Venturini Amarone della Valpolicella Doc riserva 2009; Tenuta Sant’Antonio, Antonio Castagnedi 2019, Amarone della Valpolicella Docg; Guerrieri Rizzardi, Calcarole 2009, Amarone della Valpolicella Classico Doc; Tommasi, Amarone della Valpolicella classico Docg 2019; Masi, Riserva di Costasera 2009, Amarone della Valpolicella classico Doc; Begali, Amarone della Valpolicella classico Docg 2019; Musella, Amarone della Valpolicella Doc Riserva 2009; Speri, Sant’Urbano 2019, Amarone della Valpolicella Classico Docg; Brigaldara, Case Vecie 2009, Amarone della Valpolicella Doc; Tedeschi Capitel Monte Olmi 2009, Amarone della Valpolicella classico Doc Riserva.