L’Italia si distingue come leader in Europa per il numero di aziende vinicole certificate B Corp, una certificazione internazionale che attesta l’aderenza delle aziende a elevati standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. Questa certificazione, conferita da B Corp e coordinata nel Paese da B Lab Italia, un’organizzazione no-profit, riflette un impegno consolidato verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.
Con sette aziende certificate, l’Italia rappresenta il 30% delle B Corp vinicole in Europa, che ammontano a un totale di 23, e il 10% delle 72 presenti a livello globale. Il Belpaese supera quindi la Francia e la Danimarca, rispettivamente con sei e tre aziende. Questo trend positivo conferma che l’adozione della Certificazione B Corp è un fenomeno in crescita nel settore vinicolo globale: dal 2022, le certificazioni sono aumentate del 43% in Italia e del 60% in Europa e nel resto del mondo.
Perlage Winery: innovazione e sostenibilità in Veneto
Perlage Winery, situata nel cuore del Veneto, rappresenta un simbolo di innovazione sostenibile nel mondo vinicolo. Questa cantina ha dimostrato un impegno concreto verso l’ambiente riducendo significativamente l’uso di materiali da imballaggio convenzionali. In particolare, ha risparmiato oltre una tonnellata di materiale grazie all’uso di fibre estensibili. Ma non solo: l’adozione di bottiglie più leggere ha permesso a Perlage di evitare l’emissione di 214 tonnellate di CO2, un contributo essenziale per la lotta al cambiamento climatico. Questi risultati evidenziano l’importanza di soluzioni pratiche e innovative per promuovere un futuro più sostenibile.
Feudi di San Gregorio: eccellenza e rinnovabilità in Irpinia
Feudi di San Gregorio, sotto la guida di Antonio Capaldo, è una delle cantine più rinomate dell’Irpinia, nota per il suo approccio sostenibile e innovativo. Questa azienda ha raggiunto un traguardo importante: l’uso del 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, con il 40% autoprodotto grazie a impianti fotovoltaici. L’attenzione alla sostenibilità si estende anche ai metodi di coltivazione, che mirano a ridurre al minimo l’impatto ambientale, e all’adozione di packaging eco-compatibili. Oltre all’attenzione per l’ambiente, Feudi di San Gregorio investe nel sociale, dimostrando come la responsabilità ambientale e sociale possano andare di pari passo.
Avignonesi: biodiversità e economia circolare in Toscana
Avignonesi, situata in Toscana e celebre per il suo Vino Nobile di Montepulciano, si distingue per l’attenzione alla biodiversità e per pratiche sostenibili integrate nella sua produzione. La cantina ha piantato alberi e piante autoctone per proteggere la biodiversità locale, contribuendo a creare un ecosistema più sano e resiliente. Inoltre, Avignonesi sta investendo nell’economia circolare attraverso soluzioni di packaging sostenibili, mirate ad aumentare la percentuale di materiali riciclati e riciclabili. Questa filosofia permette alla cantina di affrontare la sostenibilità non solo come un obiettivo aziendale, ma come una missione che permea ogni aspetto della produzione.
Tasca d’Almerita: impegno storico e innovazione in Sicilia
Tasca d’Almerita, un nome storico nel panorama vinicolo siciliano, ha dimostrato come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente. L’azienda, guidata da Lucio Tasca, ha ridotto l’emissione di CO2 di 8,54 tonnellate attraverso la diminuzione del peso delle bottiglie e ha aumentato la superficie destinata a zone naturali di un notevole 13%. Questa attenzione si traduce anche in iniziative come “SOStain”, il primo programma di sostenibilità per la viticoltura siciliana. Il risultato è una cantina che non solo rispetta l’ambiente, ma che funge da modello per la comunità vinicola isolana e internazionale, promuovendo uno sviluppo più responsabile e inclusivo.
Cielo e Terra: pionieri della cooperazione sostenibile
Cielo e Terra, con sede nei Colli Berici in Veneto, rappresenta un punto di riferimento per la cooperazione e la sostenibilità nel settore vinicolo. L’azienda si alimenta dal 2017 esclusivamente con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. Questa scelta ha portato a risultati tangibili, come il recupero di oltre 45 mila metri cubi di acqua, equivalente al consumo annuale di 250 famiglie, e una riduzione dei rifiuti del 10% rispetto all’anno precedente. Cielo e Terra ha dimostrato che la sostenibilità non è solo un concetto, ma una pratica quotidiana che coinvolge ogni aspetto della gestione aziendale, puntando su un ciclo di produzione a zero sprechi e un uso efficiente delle risorse.
Perrini: agricoltura biologica e impegno sociale in Puglia
Perrini, un’azienda agricola biologica situata a Castellaneta, in Puglia, porta avanti un modello di agricoltura che rispetta l’ambiente e le comunità locali. L’azienda utilizza metodi di fertilizzazione naturale, come il pascolo libero degli animali, per mantenere il suolo fertile. Inoltre, Perrini supporta i fornitori locali e le comunità, partecipando a progetti di solidarietà come “Wine-Aut”, che offre opportunità lavorative a ragazzi autistici. Questo approccio mette in evidenza come la sostenibilità possa essere estesa anche al contesto sociale, contribuendo al benessere collettivo e dimostrando che il valore di un’impresa si misura anche attraverso il suo impatto positivo sulla società.
Marcel Zanolari: biodiversità e tecniche naturali in Valtellina
Marcel Zanolari, piccolo produttore della Valtellina, è un esempio di come l’artigianalità e l’attenzione per la biodiversità possano fare la differenza. La cantina ha iniziato a diversificare le colture, abbandonando la monocoltura e introducendo specie vegetali che collaborano naturalmente con il terreno. Questa scelta rende i vigneti più sani e i vini più ricchi di qualità. Inoltre, Zanolari utilizza preparati biodinamici e naturali in sostituzione di pesticidi chimici, dimostrando che un’agricoltura più sana è possibile. Il suo lavoro riflette un impegno che va oltre la produzione vinicola, puntando a un equilibrio tra natura e innovazione.